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Il caso

Perugia, la pineta di Ponte Felcino resta chiusa. Necessario abbattere 12 piante

Catia Turrioni

25 Aprile 2025, 11:12

La pineta di Ponte Pattoli

La pineta di Ponte Pattoli

La pineta di Ponte Felcino resterà chiusa al pubblico a tempo indeterminato a causa di una grave crisi del sistema suolo-pianta, mentre 12 alberi ad altissimo rischio dovranno essere abbattuti. E’ quanto ha spiegato l’assessore all’Ambiente del Comune di Perugia, David Grohmann, evidenziando le motivazioni che hanno dettato questa difficile decisione nel corso di un incontro con la cittadinanza che ha portato a focalizzare l’attenzione proprio sulla questione. “La decisione - ha detto Grohmann - è stata presa in seguito ai risultati di una serie di approfondite indagini, finanziate dalla precedente giunta che tengo a ringraziare per il lavoro svolto, che hanno coinvolto un team di circa dieci esperti esterni tra dottori forestali, agronomi, pedologi e botanici”.

Le indagini condotte hanno rivelato una “situazione di di estrema gravità”, evidenziando come l'intero sistema suolo-pianta della pineta sia entrato in crisi. “Purtroppo - ha aggiunto l’assessore - è arrivato a conclusione il percorso di vita di una piantagione mal progettata: evidentemente, con le conoscenze che si avevano a inizio 900, non si era compreso che questo tipo di pianta non sopporta bene il suolo saturo, non può stare lungo un fiume”. Le analisi hanno classificato le alberature secondo la loro propensione al cedimento, con una scala dalla A (migliore) alla D (peggiore), ebbene 12 piante sono state classificate tra C e D, quindi a rischio cedimento grave per cui, per motivi di sicurezza, l’amministrazione ha deciso di abbattere queste 12 piante pericolose per la pubblica incolumità.
Tuttavia, l’obiettivo del Comune è quello di “rimettere a dimora altrettante piante di quelle che verranno abbattute, ma in una zona diversa”. A questo fine è in corso un’interlocuzione molto positiva per acquisire nuove aree nella zona. “Questo - ha spiegato l’assessore - ci permetterà di proseguire il progetto del percorso ciclopedonale del fiume Tevere bypassando la pineta e creando un nuovo spazio attrezzato per la cittadinanza”.
L’assessore ha chiarito che la riapertura della pineta dipenderà dall’evoluzione delle condizioni delle piante rimanenti, ma ha espresso un cauto pessimismo sulla possibilità di un miglioramento significativo a breve, definendo la situazione ormai “strutturale”.


Grohmann ha ribadito però l’importanza di garantire la continuità del percorso ciclopedonale lungo il fiume Tevere, un progetto che collegherà Ponte San Giovanni a Ponte Pattoli per una lunghezza di 18 chilometri. “Noi vogliamo dare continuità a questo percorso, non vogliamo che che si interrompa e a quello stiamo lavorando”, ha concluso. Le 12 piante saranno abbattute proprio per evitare crolli che potrebbero compromettere ulteriormente l’area e il futuro percorso.

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