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Il caso

Perugia, via libera alle nuove tariffe Tari. L'assessore Sartore: "Adeguamento imposto, ma saranno ampliate le agevolazioni"

La minoranza polemica sull'adeguamento della tassa rifiuti previsto per il 2025 e approvato in commissione

Catia Turrioni

17 Aprile 2025, 10:03

Adeguamento per la Tari

Approvate in commissione a Perugia le nuove tariffe Tari

Il Comune di Perugia ha approvato nuove tariffe per la tassa rifiuti (Tari), con rincari previsti per il 2025 del 6,47% per le utenze domestiche e del 6,02% per quelle non domestiche. Questi aumenti sono il risultato di un adeguamento nazionale deciso nel 2023, in linea con la normativa dell'Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che riflette ritardi strutturali causati dall'inflazione. Il gettito della Tari è previsto passare da 47,7 milioni di euro nel 2023 a 54,9 milioni entro il 2025.

Accanto agli aumenti, la giunta ha potenziato le misure di sostegno sociale, confermando le agevolazioni esistenti e ampliando le esenzioni Isee per le famiglie in difficoltà economiche. Un totale di 2 milioni di euro sarà disponibile per coprire queste richieste, mentre si attende il provvedimento attuativo per il bonus sociale rifiuti approvato dall'Arera. Le bollette della Tari saranno inviate a breve, con scadenze pianificate fino a dicembre 2025, e sarà anche possibile pagare in un'unica rata entro giugno.

La società di gestione Gesenu ha già recuperato 300 mila euro di evasione nel 2025 e prevede solleciti per ulteriori 19 milioni, intensificando i controlli nei quartieri con la nuova raccolta porta a porta, a partire da Ponte San Giovanni. La decisione ha generato tensione tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale.

L'opposizione critica i rincari come un ulteriore peso su famiglie e imprese, mentre la maggioranza difende le misure, sottolineando il supporto ampliato alle fasce più deboli e ricordando che le basi per il piano economico erano state stabilite dalla giunta precedente.

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