Il report
Cresce ancora la bolletta per l’acqua: è di 634 euro la spesa media sostenuta dalle famiglie umbre nel 2024, in aumento del 6,7% rispetto al 2023. Confrontando il dato con il 2019, il costo a livello regionale è aumentato di ben il 29,7%. A livello nazionale la spesa media è di 500 euro a famiglia, la regione in cui si spende meno è il Molise (234 euro, dato invariato rispetto all’anno precedente) mentre la regione con la spesa più elevata risulta essere la Toscana (748 euro) dove rispetto all’anno precedente si registra un aumento del 2,3%. L’incremento più consistente rispetto al 2023 interessa l’Emilia Romagna (+8,8%) e l’Abruzzo (+8,5%).
Notevoli le differenze tariffarie anche tra i singoli capoluoghi di provincia nell’ambito della stessa regione: in Umbria si paga 651 euro a Terni e 618 euro a Perugia. La fotografia emerge dal XX rapporto sul servizio idrico integrato realizzato dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. Lo studio ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate a tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2024 in riferimento a una famiglia tipo composta da tre persone con un consumo annuo di 182 metri cubi. Se ci attestiamo su un consumo di 150 metri cubi l’anno, la spesa sarebbe di 394 euro con un risparmio di 106 euro. Mentre chi ha accesso al bonus sociale idrico, appartenente a un nucleo familiare di tre persone e soglia Isee fino a 9.530 euro, il risparmio si attesta sui 110 euro.
In base agli ultimi dati Istat (anno 2022) la dispersione idrica raggiunge il 42,4% nel territorio complessivo italiano. Fra i capoluoghi di provincia, in Umbria la percentuale più alta si registra a Terni (43%) mentre un valore più basso viene evidenziato a Perugia (36,6%). A livello nazionale sono allacciate alla rete idrica comunale circa 25 milioni di famiglie, pari al 95,8% sul numero totale. Sono 214 i litri per abitante erogati ogni giorno nelle reti di distribuzione dei capoluoghi di provincia. I dati dicono che una famiglia su quattro è poco soddisfatta della qualità dell’acqua del rubinetto, con situazioni di maggiore criticità al Sud e nelle isole.
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