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In Umbria con un mutuo di 30 anni realizzi il sogno di una casa di 115 metri quadrati

Francesco Marco Maiotti (Fiaip): "A Città di Castello l'arrivo dell'università ha fatto volare le compravendite"

Catia Turrioni

14 Febbraio 2025, 00:32

Mercato immobiliare in fermento

Mercato immobiliare in fermento

In Umbria un giovane può ancora pensare di mettere su famiglia e acquistare un appartamento accogliente. A Perugia con un mutuo di trenta anni si può comprare un alloggio di 115 metri quadrati, a Terni si può arrivare addirittura a 124 metri quadrati. E’ quanto emerge da uno studio sul mercato immobiliare che ha, da un lato, preso in esame i prezzi medi dell’offerta rilevati dal portale immobiliare Idealista.it e dall’altra quelli forniti dall’Istituto Tagliacarne di Uniocamere sui redditi delle famiglie, riallineati all'inflazione di periodo. E’ stato preso in considerazione un mutuo ipotecario di durata trentennale con un tasso fisso al 3%.

L’Umbria si colloca virtuosamente fra le prime 20 province d’Italia in cui spicca Terni addirittura all’ottavo posto: qui, con un reddito medio familiare di circa 1.900 euro mensili, si possono acquistare ben 124,5 metri quadrati. A seguire il capoluogo di regione collocato a poca distanza. Perugia, con reddito medio di circa 2.000 euro superiore quindi rispetto a Terni, si colloca al sedicesimo posto, principalmente per un maggior prezzo di vendita medio delle abitazioni (1.1195 euro per metro quadrato contro i 1.008 euro al metro quadrato di Terni). A livello nazionale a registrare i numeri peggiori è Venezia: nella città lagunare con gli stessi parametri di importo finanziati si acquistano solo 37 metri quadrati. Parla di un mercato immobiliare “resiliente” Francesco Marco Maiotti, vice presidente collegio Perugia e Terni di Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) nonché perito servizio stime e membro del comitato di listino della Borsa immobiliare dell’Umbria. “Il calo dei tassi di interesse sui mutui aiuta molto il mercato, soprattutto se si tratta di giovani coppie under 36 che acquistano la prima casa - spiega Maiotti -. Giovani che arrivano in agenzia preparatissimi e molto attenti alla classe energetica dell’edificio. Generalmente tra le richieste più ricorrenti c’è quella di un ingresso indipendente e di un piccolo giardino. Le coppie più mature, invece, puntano sull’indipendenza, guardano spesso all’ingresso indipendente, meglio se in bifamiliare o trifamiliare”. Ma a condizionare il mercato immobiliare non c’è soltanto l’andamento dei mutui.

“La trasformazione di Città di Castello in sede universitaria grazie all’avvio dei corsi della Università degli studi Link- evidenzia Maiotti - ha profondamente condizionato in maniera positiva il mercato immobiliare, scatenando una vera e propria corsa all’acquisto in un centro storico al quale in precedenza nessuno guardava con interesse. E a beneficiarne sono state anche le città vicine, come Umbertide e Sansepolcro. L’acquisto dell’immobile si è trasformato in un investimento in vista di un possibile affitto dello stesso a studenti. E’ un discorso che andiamo ripetendo da tempo: serve sinergia pubblico-privato, perché alcuni investimenti possono davvero muovere l’economia”. Un problema che invece Maiotti evidenzia è quello della sovrabbondanza di immobili non abitati: “Le locazioni lunghe stanno scomparendo perché l’attuale legge sulla locazione non tutela i proprietari che hanno paura non solo di non ricevere i soldi dell’affitto, ma anche di dover pagare per riappropriarsi dell’immobile e a volte per risistemarlo dai danni provocati dagli inquilini”.

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