Perugia
Una parte del palazzo ex Inps a Fontivegge
La giunta comunale di Perugia lavora a un piano per spostare il comando della polizia locale all'ex Inps di Fontivegge. Una soluzione che risolverebbe due problemi. Il primo: la sede attuale del corpo di polizia locale, a Madonna Alta, ha ormai da anni seri problemi strutturali. Compreso l’eternit sul tetto. Va spostata. Il secondo: l’allarme sicurezza nel quartiere di Fontivegge. Qui uno dei luoghi più a rischio è proprio il maxi parcheggio interno dell'immobile dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, spesso teatro di spaccio al dettaglio e riparto di irregolari. Va riqualificato. Nelle scorse settimane la sindaca Vittoria Ferdinandi si è recata in loco chiamata da alcuni proprietari e si è fatta carico di trovare una quadra.
Da qui l’idea di spostare la sede dell’ex municipale lì, avviando una interlocuzione con il direttore regionale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, Antonio Maria Di Marco Pizzongolo, per verificare la fattibilità dell’operazione, dal punto di vista tecnico e amministrativo. Tutto all’interno della cornice del comitato per l’ordine e la sicurezza, presieduto dalla prefettura. Ci sarebbe l’interesse pubblico nella lotta all’illegalità e il rilancio di tutto il quartiere. Sul fronte logistico, la dotazione dei parcheggi risulterebbe adeguata - uno dei problemi che aveva impedito di trovare una nuova sede dei vigili alla precedente amministrazione - e anche la prossimità a vie di comunicazioni a scorrimento veloce. Il condizionale è d’obbligo. La presenza della sala operativa e gli agenti attivi h24 rappresentano un possibile fattore di prevenzione.
Gli interventi per potenziare la sala operativa prevedono anche la creazione di una “situation room” tutta in vetro e pannelli led, dove gestire i casi più critici. La Casa Bianca è lontana ma si tratta di uno strumento che potrà permettere un salto di qualità nella gestione dell’ordine pubblico. Costo 120 mila euro. Importante: sarà modulare, quindi smontabile rimontabile nel caso di trasferimento in una nuova sede. Non a caso. Per ora sarà allestita a Madonna Alta. “L’intervento, pensato in diversi step, – ha spiegato l’assessore Andrea Stafisso in occasione dell’ok in giunta, la scorsa vigilia di Natale – ci permetterà già dal primo anno di procedere con una complessiva riorganizzazione logistico-operativa della sala: ciò avverrà con il rinnovamento della sede e dei servizi di controllo telecamere con un nuovo videowall in sostituzione della vecchia consolle, insonorizzazione locale, arredi, Pc, Sw anche in relazione ad un potenziale coordinamento per le emergenze. E’ prevista inoltre l’integrazione di diversi sistemi sviluppando una piattaforma di interazione operativa tra i sistemi di gestione delle emergenze e quelli operativi presenti nei vari settori dell’amministrazione, in modo particolare con la piattaforma della mobilità in fase di completamento (Progetto Smart City – infomobilità – Agenda Urbana). Negli anni successivi completeremo il progetto potenziando il sistema delle radiocomunicazioni ed in generale dotando la nostra sala operativa di sistemi innovativi al fine di coadiuvare in ogni modo possibile l’attività che già oggi gli agenti della polizia locale portano avanti giornalmente con impegno e determinazione a tutela della sicurezza della comunità”.
L'amministrazione comunale già nel 2020 aveva ravvisato “la necessità di dotare il corpo dei vigili urbani di una nuova sede più adeguata in termini di funzionalità e aderente alle esigenze della ex municipale”. E’ la conferma che gli uffici comunali già da allora erano alla ricerca di un nuovo comando di polizia locale. Quello attuale di Madonna Alta si conferma inadeguato. Per più motivi. Si potrebbero presentare problemi di stabilità: è stato rilevato un abbassamento del piano del piazzale. Un movimento di frana probabilmente in fase iniziale dovuto ad un assestamento. La parte interessata è stata costruita in un secondo momento rispetto al capannone. Non finisce qui. C'è il nodo della copertura che contiene amianto. Nel 2003, è stato incapsulato con un trattamento e viene monitorato ogni anno dalla Asl: finora non ha riscontrato criticità in termini di sbriciolamento che potrebbe derivare da eventuali infiltrazioni d'acqua. Ciononostante l'azienda sanitaria locale ha consigliato di rimuoverlo. Ci vorrebbero circa 200 mila euro ma l'intervento non sarebbe funzionale viste le criticità della struttura stessa. Negli ultimi tre anni sono stati vagliati altri immobili ma senza esito. Ci sono parametri stringenti da rispettare, quelli di una vera e propria caserma. Serve ad esempio una resistenza sismica alta, livello 4. Sono questi i “dettagli” da appurare per l’operazione sullo stabile Inps di Fontivegge. I tecnici di Comune e Istituto sono già al lavoro. Intanto proseguono i pattuglioni nel quartiere. In attesa della svolta.
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