CALCIO DILETTANTI
Ancora calcio violento tra i dilettanti. In Prima categoria, un giocatore della Taulantet - la formazione tutta made in Albania - è stato squalificato fino al 30 novembre 2027 “in quanto al termine della gara il calciatore, visibilmente agitato, si dirigeva verso l’arbitro - si legge nel comunicato della Figc umbra -. Quindi metteva la mano sul collo dell’arbitro ed iniziava a stringere la presa. L’arbitro, nell’indietreggiare, gli intimava più volte di togliere la sua mano, ma non solo non mollava la presa ma cominciava a stringere con maggiore forza provocando leggero dolore. Inoltre, ad ogni richiamo dell’arbitro, continuava a ripetere con tono aggressivo che il direttore di gara non uscito dall'impianto; il tutto seguito da minacce e insulti in albanese. Soltanto grazie all’intervento immediato dei compagni e dei dirigenti la situazione si è stabilizzata. Si specifica, ai sensi dell’articolo 35, comma 7, Codice di Giustizia sportiva la predetta sanzione va considerata ai fini della applicazione delle misure amministrative a carico delle società per prevenire e contrastare gli episodi di violenza”.
Ma non è tutto per la Taulantet perché un altro giocatore è stato fermato dal giudice sportivo per cinque gare (“in quanto colpiva con un violento calcio l’avversario ad altezza delle ginocchia senza preoccuparsi minimamente del pallone”) e un terzo per quattro turni (“perché si avvicinava in modo minaccioso all’arbitro urlando nei suoi confronti ed usando una espressione irriguardosa”
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