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Multe stradali, cresce l’incasso per i Comuni umbri: superata quota 10 milioni

Nei primi sei mesi dell’anno i 92 Municipi dell’Umbria hanno incassato un tesoretto con le contravvenzioni per infrazioni stradali, 600 mila euro in più rispetto al 2024

Catia Turrioni

22 Luglio 2025, 11:32

Multe stradali, cresce l’incasso per i Comuni umbri: superata quota 10 milioni

Nei primi sei mesi del 2025 i Comuni dell’Umbria hanno incassato oltre 10 milioni di euro grazie alle multe stradali. A dirlo sono i dati ufficiali che arrivano dal sistema telematico del Ministero dell’Economia, il Siope, che registra tutti i movimenti finanziari della pubblica amministrazione. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si parla di circa 600 mila euro in più. E questo nonostante alcuni Comuni non abbiano ancora comunicato i propri numeri. Un incremento che però è difficile da spiegare in modo preciso: i dati sono generici e non danno dettagli sulle singole voci. Probabilmente hanno inciso vari fattori: un aumento degli spostamenti, controlli più frequenti, un numero maggiore di infrazioni o anche sistemi di riscossione più efficienti e rapidi.

Chi incassa di più? Non sempre i grandi centri

Guardando i numeri più da vicino, salta all’occhio un fatto curioso: non sempre sono i Comuni più grandi a incassare di più. Alcuni piccoli centri, infatti, registrano cifre sorprendenti. Ad esempio, Vallo di Nera, con appena 346 abitanti, ha incassato 28.854 euro in sei mesi. Panicale (5.302 abitanti) ha raggiunto i 248.733 euro, Alviano (1.368 abitanti) ha toccato quota 76.280 euro e Arrone (2.557 abitanti) è arrivato a 26.017 euro.

Tra i Comuni più popolosi, Terni (106.793 abitanti) supera Perugia (162.367 abitanti): la prima ha incassato 2.226.010 euro, la seconda 2.155.711 euro. Seguono Spoleto con 1.476.558 euro e Foligno con 1.445.738 euro.
Tutto fa pensare che a incidere siano soprattutto dispositivi come autovelox e speed check, spesso posizionati lungo strade molto trafficate e considerate a rischio. E’ vero, in molti accusano i Comuni di “fare cassa” con questi strumenti, ma è altrettanto vero che rappresentano un deterrente utile e contribuiscono a migliorare la sicurezza stradale.

Autovelox le nuove regole

Proprio per garantire un uso corretto di questi dispositivi, da giugno sono entrate in vigore nuove regole. L’obiettivo è rendere l’utilizzo degli autovelox più trasparente e mirato, evitando che vengano installati solo per far multe.
Le nuove norme - contenute nel cosiddetto decreto autovelox - puntano a migliorare la sicurezza nei tratti più critici, come quelli vicino a scuole e ospedali, e a responsabilizzare maggiormente i Comuni.

Le novità principali riguardano l’obbligo di omologazione degli apparecchi, la segnalazione preventiva e criteri più stringenti per decidere dove e quando installarli. I Comuni dovranno controllare che gli autovelox già in funzione rispettino le nuove regole e, se necessario, rimuoverli o adeguarli. In caso contrario, le multe potrebbero essere annullate.

Come vengono spesi i soldi delle multe?

Secondo il Codice della strada, i soldi raccolti dalle multe dovrebbero essere utilizzati in parte per migliorare la sicurezza stradale e in parte per altre attività connesse. In teoria, quindi, dovrebbero servire a rendere le nostre strade più sicure: nuova segnaletica, interventi sulla viabilità, educazione stradale. Sarebbe interessante sapere quanti Comuni rispettano davvero queste indicazioni. I numeri ci sono, ma quello che manca spesso è la trasparenza sull’utilizzo effettivo dei fondi. E su questo, forse, c’è ancora molta strada da fare.

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