attualità
La rinascita post terremoto parte dall’istruzione. Ha preso il via il confronto per la fase progettuale che porterà alla realizzazione di un polo scolastico unico elementari-medie che sorgerà a Pierantonio. Proprio nei giorni scorsi in municipio è stato attivato un tavolo di lavoro, voluto dall’amministrazione comunale, che ha visto la presenza di istituzioni, tecnici, rappresentanti del primo circolo didattico e dell’Istituto comprensivo Umbertide-Montone-Pietralunga. La volontà è quella di ospitare tutti gli alunni dai 6 ai 14 del paese nel plesso dove fino al 9 marzo 2023 aveva sede la scuola primaria e che è stato dichiarato inagibile in seguito alle scosse, così come quello di piazza XXV Aprile in cui svolgeva lezione la secondaria di primo grado.
La struttura di via Matteotti verrà interamente riedificata con risorse dedicate alla ricostruzione pubblica. Attualmente le attività delle cinque classi delle elementari vengono svolte all’interno della materna di via Petrarca mentre nell’adiacente area verde proseguono in una struttura provvisoria prefabbricate quelle delle tre sezioni della media. Il nuovo polo, inoltre, sarà pensato come uno spazio aperto al paese e alla comunità: un punto di riferimento non solo per la formazione, ma anche per lo svolgimento di attività extra-scolastiche e per il rafforzamento del legame con i cittadini.
In questa prospettiva, è stato predisposto un questionario rivolto alle dirigenti scolastiche e agli uffici comunali direttamente o indirettamente coinvolti, finalizzato a raccogliere informazioni e indicazioni sulle esigenze – didattiche e non – collegate alla progettazione del nuovo complesso scolastico. Una volta compilato da tutti i soggetti interessati, questo strumento partecipativo sarà prezioso per i progettisti, che potranno così calibrare le proposte in base alle reali necessità espresse dal territorio e dalla comunità scolastica.
Dice il vicesindaco con delega alla ricostruzione, Annalisa Mierla: “Questo non è solo l’inizio di un progetto edilizio, ma l’avvio di un percorso partecipato che mette al centro la scuola e la comunità. Abbiamo voluto da subito coinvolgere chi la vive ogni giorno, perché crediamo che una ricostruzione vera debba partire dalle persone, dai bisogni reali e dalla condivisione”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy