Mercoledì 22 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

attualità

Daniele Sciurpa, direttore e vice dirigente del comando perugino, racconta la realtà dei Vigili del Fuoco: passione, preparazione e impegno per la sicurezza

08 Luglio 2025, 08:53

Daniele Sciurpa,  direttore e vice dirigente del comando perugino, racconta la realtà dei Vigili del Fuoco: passione, preparazione e impegno per la sicurezza

Daniele Sciurpa, direttore e vice dirigente del comando perugino

“Un giorno senza rischio non è vissuto”: recita così la preghiera di Santa Barbara, protettrice dei vigili del fuoco che ogni giorno sono a servizio della comunità con coraggio, cuore e passione.
Una squadra o meglio una famiglia, come anche loro amano definirsi, che affronta il fuoco e l’acqua principi di vita e talvolta fonti di devastazione. “In pochi sanno che siamo un corpo nazionale quasi unico in Europa, questo vuol dire che da nord a sud operiamo con gli stessi standard di eccellenza”, spiega Daniele Sciurpa, direttore e vice dirigente, responsabile dell’area emergenza del comando dei vigili del fuoco di Perugia. Il distaccamento di Foligno fa parte dei dieci permanenti del territorio perugino ed è anche quello più importante dotato di mezzi speciali e uno dei punti di riferimento per la formazione. “Questa base per la sua centralità strategica è utilizzata spesso come supporto per la gestione di emergenze anche in altre limitrofe e non”, spiega il comandante.

- Come sono cambiati gli interventi nel corso degli anni?

I numeri sono in aumento sia per ragioni climatiche che di abitudini. Oggi affrontiamo tante micro emergenze dovute ad eventi atmosferici come bombe d’acqua, trombe d’aria, allagamenti e questo porta ad un sovraccarico di chiamate alla sala operativa. A questo poi si aggiunge il cambiamento del nostro stile di vita. Ai tempi di mio padre, anche lui pompiere, non sarebbe mai successo di dover andare a raccogliere dei rami caduti su una strada di campagna perché sicuramente lo avrebbe fatto un contadino.

- Qual è oggi il percorso per diventare vigili del fuoco?

Si entra sempre tramite concorso pubblico, ma con requisiti diversi rispetto a tanti anni fa quando si poteva accedere anche tramite la leva obbligatoria e tramite mestiere: ecco perché c’erano elettricisti, carpentieri, carrozzieri che apportavano le loro competenze tecniche per gestire le emergenze. Oggi ovviamente questa professione si è evoluta grazie ad addestramenti sempre più mirati e grazie anche a strumenti che consentono di intervenire in maniera più tempestiva, elemento chiave per il successo dell’operazione.

- Perché si sceglie di fare un mestiere potenzialmente così pericoloso?

È un mestiere complesso che non scegli per lo stipendio, ma è il cuore che ti porta a questa divisa. È una passione, una sorta di missione che ti accompagna per tutta la vita. Devi essere pronto fisicamente e soprattutto psicologicamente a vivere esperienze anche tragiche e drammatiche che ti lasciano il segno, poi c’è quel senso di gratificazione che ti danno le persone che salvi, quei sorrisi, quella gioia che vedi nel volto della gente che recuperi, ecco questo ti ripaga di tutto.

- Ognuno di voi è addestrato per tutte le emergenze o avete delle specializzazioni?

Ognuno di noi ha una formazione di base su tutte le materie e su tutte le specializzazioni, poi, anche in base alle proprie inclinazioni, si scelgono le aree su cui fare formazione avanzata. C’è per esempio chi è esperto di eventi che hanno a che fare con sostanze chimiche o radioattive, chi lavora su corda e quindi in altezza, c’è il nucleo cinofili, gli esperti in soccorso tra le macerie di esplosioni, terremoti etc., il nucleo elicotteristi, i canadair, nucleo aeroportuale e tanti altri.

- Quale consiglio darebbe per la prevenzione degli incendi domestici?

Sicuramente il mondo elettrico è una delle principali cause. Prima di tutto bisogna evitare l’utilizzo sovrapposto di ciabatte e prese multiple e possibilmente scegliere quelle con il marchio Ce e con il fusibile salvavita, hanno un costo maggiore ma sicuramente danno più garanzie. Non lasciare caricabatterie nella presa se il dispositivo non è in carica ed è sempre buona norma tenere in casa un estintore idrico che può essere utilizzato anche sugli impianti elettrici. Poi, sembra strano crederlo ma anche l’ordine è una buona norma di prevenzione, a volte ci capita di entrare nelle case di accumulatori seriali, ecco in quei casi la probabilità che si possano sviluppare incendi è molto più alta. Inoltre alla base di tutto c’è la cultura della sicurezza che non deve spaventare ma anzi è utile parlarne anche ai bambini sia a casa che nelle scuole.


Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie