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Aumenti tariffe autostradali nel 2025 per allinearsi all'inflazione: ecco cosa cambia

Annalisa Ercolani

15 Dicembre 2024, 17:41

Aumenti tariffe autostradali nel 2025 per allinearsi all'inflazione: ecco cosa cambia

A partire dal 2025, le tariffe autostradali in Italia subiranno un incremento dell'1,8%, in linea con le previsioni di inflazione per l'anno prossimo. Questo aumento è stato stabilito da un emendamento alla legge di bilancio, che fissa anche gli importi dei pedaggi per le società concessionarie che hanno visto scadere il proprio periodo regolatorio. Non è la prima volta che il governo interviene per determinare direttamente l'aumento delle tariffe autostradali; già lo scorso anno era stato deciso un incremento del 2,3% per il 2024.

Ora, attraverso un nuovo emendamento, si ripete la stessa operazione per il 2025. Questo pacchetto di emendamenti include anche una misura controversa che prevede l'aumento degli stipendi per i ministri non parlamentari di circa 7 mila euro al mese, ma l'intervento sulle tariffe autostradali è considerato meno polemico. La proposta nasce dalla necessità di aggiornare i piani regolatori delle società concessionarie, alcune delle quali non hanno ancora stabilito le tariffe future a causa della scadenza dei loro piani. Queste aziende avranno tempo fino al 30 giugno 2025 per completare l'aggiornamento. 

Nel frattempo, la legge di bilancio si occupa di fissare l'aumento delle tariffe per le società con piani scaduti, escludendo quelle che non prevedono un incremento. L'aumento dell'1,8% si basa sulle previsioni del governo Meloni riguardo all'inflazionePoiché si tratta di una percentuale relativamente bassa, molti automobilisti potrebbero non notare significativamente l'incremento. Ad esempio, un viaggio da Roma a Milano, attualmente costoso circa 45 euro in pedaggi, vedrà un aumento di meno di un euro nel 2025. Questa novità arriva poco dopo l'approvazione da parte del Parlamento della legge sulla Concorrenza, che stabilisce che le concessioni autostradali dovranno essere assegnate tramite gare pubbliche e possono essere revocate in caso di gravi inadempienze. Inoltre, una parte delle tariffe autostradali versate dagli automobilisti andrà a finanziare due fondi specifici gestiti dal ministero dei Trasporti: uno dedicato agli investimenti nella rete autostradale e l'altro alle concessioni.

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