Atualità
Il Natale 2024 è alle porte, ma dietro l'angolo si nascondono i rincari che, secondo il rapporto congiunto Facile.it-Consumerismo, arrivano fino al 300%. Tra le destinazioni più care Roma, Firenze, Venezia. Gli italiani spenderanno quasi 11 miliardi di euro, con un esborso pro capite di 256 euro. Sei milioni di connazionali hanno ammesso, però, che la spesa per le festività sarà limata rispetto al 2023.
Secondo un'indagine condotta dall'istituto di ricerca Emg Different, durante le prossime festività natalizie, gli italiani spenderanno quasi 11 miliardi di euro per i regali di Natale, con una spesa media pro capite di 256 euro. Tuttavia, oltre sei milioni di italiani hanno dichiarato che quest'anno spenderanno meno rispetto al 2023. Tra questi, il 47% (più di 2,9 milioni di persone) ha indicato che le spese aumentate in altre aree li costringono a ridurre i costi, mentre il 40% ha affermato di trovarsi in una situazione di difficoltà economica.
Secondo l'analisi di Consumerismo no Profit, nel 2023, la spesa media per decorare un albero di Natale tradizionale, considerando albero, luci e addobbi, era stimata intorno ai 233,33 euro. Nel 2024, la cifra è salita a circa 270 euro per un albero simile. Per il pranzo o il cenone di Natale gli intervistati dell'indagine hanno dichiarato di mettere a budget in media 83 euro, per una spesa complessiva stimata di oltre 3,5 miliardi di euro. Il settore alimentare ha guidato l'aumento dell'inflazione con un incremento dei prezzi del 2,4% rispetto all'1,1% di settembre 2024. Per quanto riguarda le vacanze secondo l'indagine di Facile.it tra Natale e Capodanno saranno 11 milioni e mezzo i connazionali che si concederanno una vacanza con pernottamento di almeno una notte, per una spesa media di 335 euro ed una stima complessiva di quasi 4 miliardi.
A causa dell'aumento dei costi dei trasporti, i voli per il periodo natalizio stanno subendo un incremento medio del 15-20%, sia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente che rispetto ai mesi precedenti alle festività. Ad esempio, un volo di andata e ritorno da Milano a Catania ha visto un aumento di circa 50-60%, mentre per la tratta Milano-Palermo l'incremento è di circa 65-70%.
Per i voli Milano-Napoli, l'aumento è del 50%, e per quelli Milano-Bari si registra un incremento che varia dal 70% al 100%. Anche gli altri mezzi di trasporto mostrano forti aumenti. Viaggiare in treno può costare fino al 300% in più, con un aumento proporzionale per tutte le tratte ferroviarie. Secondo Consumerismo No Profit, il prezzo record per quest'anno si registra sulla tratta Milano-Reggio Calabria, dove il costo raggiunge i 345 euro per un viaggio con cambio a Roma e una durata di 9 ore e 26 minuti. Infine, anche i prezzi dei biglietti per i traghetti verso le isole più richieste, come Sicilia e Sardegna, subiranno aumenti compresi tra il 10% e il 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Negli ultimi tre anni, gli skipass hanno subito aumenti che raggiungono fino al 30%. Ad esempio, il prezzo del biglietto giornaliero per il Dolomiti Superski è aumentato del 23,9% rispetto al 2021, mentre a La Thuile l'incremento è stato del 19,1% e a Courmayeur del 19,6%. La situazione è ancora più grave a Bormio, dove la tariffa giornaliera dello skipass è aumentata del 28,3%, e a Livigno, con un incremento del 27,9%.Anche gli abbonamenti stagionali hanno visto rincari significativi: in Valle d'Aosta si registrano aumenti del 23,7% rispetto al 2021, a Livigno del 21,3% e a Bormio del 17,4%. Questi aumenti sono stati in parte influenzati dall'aumento dei costi energetici e dalle spese operative delle stazioni sciistiche.
Negli ultimi anni, i prezzi degli hotel hanno registrato un aumento dell'8,1%, portando il costo medio di una camera a 151,47 euro. Inoltre, il 97% delle agenzie di viaggi ha rilevato un incremento medio del 20% nei pacchetti turistici. Tra le destinazioni più costose figurano Roma, Firenze, Venezia, le crociere e come era prevedibile, le località sciistiche.
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