ECONOMIA
"Investimenti, crescita e capitali ma anche uno sguardo sul futuro dell'economia con ombre, tante, e luci, sempre meno. In tanti per La Forza dell'Umbria del Nord". Ecco il servizio di Trg (canale 13) sulla seconda edizione del convegno incentrato su imprenditoria, economia e lavoro con focus sul 2024, andato in scena mercoledì 13 novembre all'aula magna dell'Università degli Studi Link di Città di Castello.
"Ci siamo salutati con una domanda l'anno scorso: investire nell'Umbria del Nord? Certo è che è un territorio virtuoso, esprime il 12% del pil regionale" spiega Francesco Pace, ceo di Acacia Group. Sara Giusti di Intesa Sanpaolo aggiunge: "Quello in corso, per il settore dell'automotive, è una profonda trasformazione in corso che richiederà ancora delle scelte importanti anche in termini di investimenti per supportare una mutazione in atto che sarà sicuramente trasversale a tutta la filiera".
"E' un territorio che è il motore dell'economia, non solo dell'Umbria e quindi anche della bassa provincia di Arezzo, ma dell'intero centro-Italia" spiega Sergio Casagrande, direttore dei quotidiani del Gruppo Corriere. "La moda è forse il dato più in difficoltà. Negli ultimi sei mesi c'è stato un rallentamento sia italiano che mondiale, dove sono calati consumi" dice Ferruccio Ferragamo, intervistato nel corso dell'evento.
Le conclusioni sono state affidate alle parole di Pietro Luigi Polidori, presidente del Consiglio di amministrazione dell'Università Link: "Questo territorio che racchiude Umbria e Toscana, per noi è importante. Stiamo investendo qui con le nostre università e scuole. E vediamo che c'è un tessuto economico importante in tutta l'Umbria".
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