Evento
Giovedì 30 ottobre 2025 alle ore 17, al Palazzo dei Priori in Piazza del Popolo a Todi, si terrà l’apertura della mostra sullo Statuto medioevale del Comune di Todi (1275), in collaborazione con il Centro Italiano di Studi sul Basso Medioevo - Accademia Tudertina, a 750 anni dall’approvazione del primo statuto, il più antico dell’Umbria, con una conferenza nella Sala del Consiglio del Palazzo del Capitano. Il taglio del nastro sarà preceduto da una conversazione pubblica tra Enrico Menestò, presidente del comitato per le celebrazioni, ed Emore Paoli, docente universitario, moderati da Filippo Orsini, direttore dell’Archivio Storico comunale di Todi.
L’esposizione resterà aperta fino al 6 gennaio 2026; sarà possibile ammirare, grazie a un percorso guidato, non solo la copia originale dello Statuto del 1275, ma anche i successivi aggiornamenti di quella costituzione cittadina, sia manoscritti sia a stampa. Il testo dello Statuto svelerà la vita quotidiana che si svolgeva a Todi sul finire del Duecento: forme di governo e amministrazione della giustizia, abitudini familiari e condizione femminile, commercio, corporazioni e approvvigionamento delle derrate alimentari, igiene pubblica e gestione delle acque, sviluppo urbanistico ed espansione nel contado, tra alleanze e contrapposizioni con i centri vicini. La sede dell’esposizione ospiterà anche la presentazione della nuova edizione dello Statuto del 1275, con traduzione a fronte, sostenuta dall’amministrazione comunale, perché quel testo fondativo della comunità tudertina possa entrare nelle case dei tuderti di oggi e mostrare loro l’orditura di quella gloriosa stagione comunale.
“Il restauro prima e la valorizzazione oggi — sottolinea il sindaco Antonino Ruggiano — assume un profondo significato simbolico: la cura del documento antico è, essa stessa, un atto di cittadinanza, un modo per rinsaldare il legame tra la città e la sua storia. Restituire alla comunità e al mondo della ricerca uno dei testi fondativi della nostra identità cittadina rappresenta un atto di responsabilità verso il passato, ma anche un investimento sul futuro.” Lo Statuto del 1275 esposto in mostra è stato in precedenza sottoposto a un accurato restauro, insieme ad altri quattro facenti parte della più ampia collezione di undici codici manoscritti, dal XIII al XVI secolo, custoditi nei sotterranei dell’ex convento di San Fortunato.
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