Sabato 18 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Attualità

Città di Castello: tartufaio da settant’anni, la storia di Aldo Bianchini

Il 92enne, cavatore in attività, rappresenta un punto di riferimento del settore

Paolo Puletti

17 Ottobre 2025, 08:00

Aldo Bianchini Città di Castello

Aldo Bianchini, tartufaio da settant'anni

Tartufaio da oltre settanta anni, per passione e tradizione come in tanti a Città di Castello ed in Altotevere, vera e propria capitale della “filiera” del tartufo, dalla cerca alla tavola. La bella storia di vita e di valori genuini di Aldo Bianchini, 92 anni, cavatore in attività, conferma questa tendenza, ormai un fatto di costume che caratterizza da secoli il lembo di terra più a nord dell’Umbria. Proprio negli ultimi giorni l’esperto tartufaio, iscritto all’associazione Tartufai Altotevere dove il fratello Italo, fondatore, svolge da anni il ruolo di segretario, ha messo a segno il primo “colpo” stagionale scovando con la sua cagnolina Brilla alcune trifole, prelibato tartufo bianco di ottima pezzatura e profumo del peso complessivo di oltre trecento grammi. Un breve giro nei boschi e il fiuto impareggiabile del cane ha consentito come tante altre occasioni di tirare fuori dalla terra le “pepite bianche”.

Il decano dei cavatori tifernati all’età di venti anni, prima a Pietralunga luogo di origine e poi negli anni successivi a Città di Castello, esce in tutte le stagioni con il proprio cane alla ricerca del prezioso tubero. In primavera, estate, autunno e inverno, con il caldo, il freddo, con la nebbia e la neve la passione è sempre più forte delle condizioni climatiche e della carta d’identità. Passione che Aldo ha ereditato in famiglia e poi con tanto entusiasmo ha trasmesso al fratello e a tanti amici. “Prima il lavoro in campagna nell’azienda agricola di famiglia, poi da giovanissimo ho iniziato a fare le prime uscite alla ricerca dei tartufi, che a casa mia non sono mai mancati. Il profumo ed il sapore delle scaglie di trifola sulle tagliatelle preparate dalla mamma e sugli gnocchi fa parte dei ricordi più cari della mia vita”, racconta sempre Aldo Bianchini accanto a tanti aneddoti legati alle innumerevoli uscite nei boschi con i cani, Zara, Brilla, Dik, in prevalenza bracchi pointer.

“La bella storia di Aldo Bianchini e del suo amore per i cani, la passione per una tradizione secolare legata alla cerca del tartufo, sono un vanto per la nostra comunità locale, un esempio per le giovani generazioni ed un punto di riferimento per tutti”, dichiarano, l’assessore al commercio e al turismo, Letizia Guerri e il presidente dell’Ente Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, Lazzaro Bogliari.

Aldo Bianchini, con i suoi valori, l’amore per la nostra attività, rappresenta un punto di riferimento per tutti. Ne siamo orgogliosi”, sottolinea, Andrea Canuti, presidente dell’associazione tartufai Altotevere.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie