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Gualdo Tadino, Valle del Fonno: storico accordo per il recupero dell'area

Intesa tra Regione, Comune, Comunanza agraria Appenino gualdese e azienda Rocchetta

10 Ottobre 2025, 06:00

Valle del Fonno Gualdo Tadino

Accordo storico per la Rocchetta e la Valle del Fonno: intesa per il recupero e la restituzione alla comunità di Gualdo Tadino della zona. E’ stato annunciato un accordo di massima per il recupero e la restituzione alla collettività dell’area della Rocchetta e della Valle del Fonno, luoghi simbolo della storia e dell’identità gualdese. A darne comunicazione è stato l’assessore regionale all’Ambiente, Thomas De Luca, nel corso della seduta dell’Assemblea legislativa, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Andrea Romizi. L’intesa, che coinvolge Regione Umbria, Comune di Gualdo Tadino, Comunanza agraria Appennino gualdese e l’attuale proprietà della Rocchetta, rappresenta un passo decisivo verso la tutela e la valorizzazione di un’area di straordinario pregio ambientale e culturale. L’obiettivo è restituire alla comunità un bene profondamente legato alla storia locale, avviando un percorso condiviso che coniughi recupero ambientale, fruizione sostenibile e sviluppo responsabile. L’amministrazione comunale ha espresso piena soddisfazione per il risultato raggiunto, definendolo “frutto di un lavoro istituzionale serio, costante e orientato all’interesse pubblico”. “Insieme all’assessore De Luca – ha dichiarato il sindaco, Massimiliano Presciutti – avevamo preso un impegno lo scorso 24 gennaio, e in soli nove mesi siamo riusciti a rispettarlo. Dopo vari confronti tecnici e istituzionali, abbiamo raggiunto un’intesa concreta tra tutti i soggetti coinvolti, che permetterà il recupero della Valle del Fonno e al tempo stesso lo sviluppo industriale di un’azienda importante per il territorio.” Il primo cittadino ha sottolineato come l’accordo rappresenti “un’opera strategica non solo per Gualdo Tadino, ma per l’intera regione”, evidenziando che l’iter progettuale sarà completato entro 90 giorni, per poi passare rapidamente alla fase autorizzativa. “Ci sarà – ha concluso Presciutti – il massimo coinvolgimento istituzionale e cittadino per condividere pienamente un risultato straordinario sul quale in pochi avrebbero scommesso.”

In consiglio regionale Romizi (Forza Italia) aveva chiesto all’assessore De Luca di chiarire “lo stato di avanzamento delle trattative tra amministrazione regionale, amministrazione comunale, Comunanza agraria Appennino gualdese, Azienda Rocchetta S.p.a., tenuto conto che l’unico atto ufficiale recente è la delibera di giunta comunale che prevede la demolizione dell’unico immobile potenzialmente fruibile, peraltro di proprietà privata; chiarimenti in merito alla demolizione sopra richiamata, se l’amministrazione regionale avalla la linea dell’amministrazione comunale, imponendo, di fatto, ad un soggetto privato di sostenere spese ingenti per le opere di demolizione e smaltimento di un intero opificio o, al contrario, far sì che le medesime risorse siano riversate a vantaggio della collettività gualdese per una riqualificazione ed un rilancio di una zona; chiarire, oltre alle misure di sicurezza atte al ritorno alla fruizione dell’area Rocchetta, quali sono gli intendimenti ufficiali dell’amministrazione regionale circa le misure di riqualificazione e rilancio turistico-ambientale dell’area medesima”. L’assessore De Luca ha risposto: “Posso annunciare che è stato raggiunto un accordo di massima tra le parti in campo per restituire alla comunità gualdese la Valle del Fonno. Tra gli altri, ringrazio per il lavoro fatto il sindaco di Gualdo Tadino e presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, la presidente della Comunanza, Nadia Monacelli, la proprietà della Rocchetta per aver raggiunto un risultato di equilibrio che probabilmente non tutti si aspettavano di raggiungere: la messa in sicurezza, il ripristino di un’area da poter riconsegnare alla comunità. Il tutto non sarebbe stato possibile senza il lavoro degli uffici tecnici della Regione. Ripartiamo dunque con i necessari iter autorizzativi e tutto verrà presentato in maniera pubblica. Ci sarà il massimo coinvolgimento istituzionale. L’obiettivo strategico dell’intervento è ridurre al massimo la cementificazione dell’area”.

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