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Scuola, il primo giorno senza smartphone negli istituti di Perugia. Il video

Ilaria Albanesi

15 Settembre 2025, 19:15

Scuola, il primo giorno senza smartphone negli istituti di Perugia. Il video

È suonata oggi, lunedì 15 settembre, la prima campanella per 105mila studenti umbri, in concomitanza con l'entrata in vigore del decreto che vieta l'uso degli smartphone in classe. Una novità significativa, che ha imposto agli alunni di rinunciare ai propri dispositivi per l'intera giornata scolastica. Dopo un'estate in cui gli istituti hanno rivisto i regolamenti interni per stabilire le modalità di applicazione, è arrivato il momento di mettere in pratica le nuove regole.

"Al momento abbiamo aggiornato il regolamento d'istituto con l'inasprimento delle sanzioni, con una nota disciplinare che può portare a maggiori conseguenze se c'è recidività" - ha detto Silvio Improta, dirigente del Capitini di Perugia, che ha accolto positivamente l'introduzione del decreto: "Una decisione importante, perché la distrazione dovuta all'uso degli smartphone è un problema enorme. Il decreto è faticoso da attuare, ma credo che si possa andare avanti".

Sul fronte delle modalità di applicazione del divieto, c'è chi ha introdotto armadietti in ogni classe dove lasciare i dispositivi durante l'orario scolastico e chi si limita a richiedere che vengano spenti e riposti nello zaino. Alcuni istituti, invece, sono ancora in fase di transizione: "La scuola, in attesa di armadietti che sono in arrivo, ha deciso al momento di lasciare la responsabilità ai ragazzi. Devono entrare in aula con cellulare spento chiuso nello zaino" - ha detto la professoressa Maria Letizia Santanicchia, docente di Diritto al Capitini. Un primo giorno che sembra non aver pesato, al momento, sugli studenti: "Abbiamo fatto lezione tranquillamente, non ho visto nessuno in crisi d'astinenza" - conclude Santanicchia.

Bilancio per lo più positivo anche da parte degli studenti del Liceo Galilei, che hanno vissuto senza troppi problemi il primo giorno senza smartphone a scuola: "Sono felicissimo di essere tornato, l'assenza dei cellulari per me non è stato un problema. - spiega Francesco Fatta, ma con alcune perplessità: "Secondo me è una battaglia quasi persa in partenza - continua -. Chi non è disposto a rinunciare al cellulare troverà comunque il metodo per usarlo".

"Da un lato l'ordinanza potrebbe essere un modo per creare nuovi gruppi senza il vincolo dello smartphone - spiega Alessandro Ricciarelli, studente del quinto anno - Ma se qualcuno vuole distrarsi altri mezzi li trova sempre. Sono a favore ma senza troppe restrizioni". C'è chi invece parla di alcune difficoltà iniziali, come lo studente Edoardo Bolano: "È un po' strano, perché anche solo per guardare l'ora o a ricreazione capitava di usarlo, mentre ora ci dobbiamo riabituare tutti quanti".

Infine, alcuni sottolineano la necessità di misure diverse per migliorare il sistema scolastico: "Secondo me il vero problema non sono i telefoni, ci dovrebbero essere altri cambiamenti" - spiega la studentessa Arianna Corazzi.

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