Attualità
Camera ardente Giorgio Armani
A pochi giorni dalla scomparsa di Giorgio Armani, deceduto giovedì 4 settembre, si assiste all'apertura dei due testamenti che lo stilista aveva scritto di suo pugno. Nei documenti aperti il 9 settembre dal notaio Elena Terrenghi, si legge un patrimonio stimato tra gli 11 e i 13 milioni di euro, suddiviso tra proprietà immobili, opere d'arte, un'imbarcazione di lusso e - soprattutto - la quota del 99,9% della Giorgio Armani Spa.
I due testamenti - scritti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro e datati 15 marzo e 5 aprile - includono alcune ville in località esotiche ed esclusive, le opere d'arte collezionate dallo stilista, il suo maxi yacht, il 99,9% della quota dell'azienda, le partecipazioni in diverse aziende italiane e non e i cantieri navali di The Italian Sea Group, si legge sul Corriere della Sera.
Stando sempre al Corriere della Sera, in mancanza di eredi diretti, saranno la sorella Rosanna e i nipoti Andrea Camerana, Silvana e Roberta Armani a dividersi il sostanziale patrimonio. Oltre ai familiari, tra i collaboratori spicca il nome di Leo Dell'Orco, il manager alla guida del gruppo. Nell'elenco non manca anche la Fondazione Armani, a cui - stando alle primissime indiscrezioni - potrebbe spettare la principale gestione dell'azienda.
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