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Ryanair, bonus allo staff per intercettare bagagli fuori misura. È polemica

Assoutenti e Codacons contro la decisione: "Una caccia al passeggero che mina la fiducia"

Claudia Boccucci

29 Agosto 2025, 18:16

Ryanair, bonus allo staff per intercettare bagagli fuori misura. È polemica

Ryanair torna al centro delle polemiche con una nuova politica che incentiva il personale degli aeroporti a individuare bagagli a mano fuori misura. Il vettore low cost irlandese ha annunciato un aumento dei bonus per gli addetti al controllo, che passerà da 1,5 a 2,5 euro per ogni bagaglio non conforme individuato prima dell'imbarco. Non solo: il tetto massimo mensile di 80 euro per i bonus sarà eliminato, permettendo ai dipendenti di accumulare incentivi senza limiti.

Stando a quanto riportato da Ansa, a confermare la decisione è stato il CEO di Ryanair, Michael O'Leary, che non ha nascosto l'obiettivo della misura: "Voglio che il nostro personale addetto all'assistenza a terra fermi chi raggira il sistema", ha dichiarato senza mezzi termini, annunciando l'entrata in vigore del nuovo sistema a partire da novembre, con l'inizio del programma invernale. I passeggeri con bagagli a mano che superano le dimensioni consentite (40x20x25 cm per una valigia piccola) dovranno pagare una penale fino a 75 euro, con il bagaglio destinato alla stiva.

Le critiche di Assoutenti: "Una caccia al passeggero"

La mossa di Ryanair ha scatenato dure reazioni da parte delle associazioni dei consumatori. Assoutenti ha definito la politica "inaccettabile" e "profondamente sbagliata", denunciando il rischio di trasformare il controllo delle regole in una "caccia al passeggero". Sempre secondo quanto riportato da Ansa, il presidente Gabriele Melluso ha sottolineato l'importanza di un rapporto di collaborazione tra viaggiatori e personale, fondato su rispetto reciproco e fiducia, anziché su logiche divisive. "I passeggeri devono rispettare le regole, ma il personale non può essere trasformato in 'sceriffi' premiati per il numero di sanzioni comminate", ha aggiunto Melluso, invitando Ryanair e le altre compagnie aeree a puntare su modelli che favoriscano la cooperazione.

Codacons: "Un autogol che mina la fiducia"

Anche il Codacons ha espresso un giudizio netto, definendo la misura un "autogol clamoroso" sul piano dell'immagine. "Manca solo una taglia sui passeggeri che violano di pochi millimetri le dimensioni dei bagagli", ha commentato l'associazione, criticando il clima di sospetto che rischia di trasformare ogni controllo in una "caccia al centimetro". Secondo il Codacons, questa politica non solo compromette il rapporto di fiducia con i consumatori, ma distoglie l'attenzione dalla necessità di migliorare i servizi e garantire trasparenza sui costi. L'associazione ha annunciato che valuterà azioni presso le autorità competenti per verificare la correttezza delle pratiche e ha invitato i passeggeri a segnalare eventuali abusi o comportamenti vessatori.

Un modello controverso

La decisione di Ryanair si inserisce in un contesto già critico per il vettore, spesso accusato di adottare politiche rigide sui bagagli e costi aggiuntivi. Se da un lato l'azienda punta a far rispettare le regole e ottimizzare i processi di imbarco, dall'altro il sistema di incentivi rischia di alimentare tensioni tra personale e viaggiatori. La domanda che rimane aperta è se questa strategia porterà benefici concreti alla compagnia o se, come sostengono le associazioni dei consumatori, si tradurrà in un ulteriore danno alla sua reputazione. I passeggeri, nel frattempo, sono chiamati a prestare ancora più attenzione alle dimensioni dei propri bagagli, per evitare sanzioni che potrebbero pesare significativamente sul costo del viaggio.

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