Cultura
Immagini da Tik Tok e dalla pagina Instagram #Nobavaglio
Si riaccendono i riflettori sulla Serenissima per l'82esima edizione della Mostra del Cinema che quest'anno andrà oltre lo scintillio degli abiti da sera sul red carpet per far luce sul terribile scenario del conflitto palestinese. Manifestazioni e appelli accompagneranno la rassegna con l'obiettivo di dire basta al silenzio e all'utilizzo delle armi nella Striscia. Come riportato da Repubblica, saranno due i principali movimenti a cui artisti, attori, registi e addetti ai lavori del settore parteciperanno per schierarsi dalla parte dei civili palestinesi.
A partire da #NoBavaglio, un appello del collettivo a cui hanno aderito diverse personalità di spicco quali Moni Ovadia, Corrado Guzzanti, Laura Morante, Gabriele Salvatores, Paolo Rossi, Fiorella Mannoia, Anna Foglietta, Valeria Golino e molti altri. "Sentiamo il dovere etico e civile di opporci con forza alle guerre, alla propaganda bellica e all'economia della distruzione", si legge nel manifesto del movimento che invita gli artisti a firmare e a partecipare alla manifestazione Stop genocidio prevista a Venezia per il 30 agosto alle ore 17.00. "Noi non siamo pacifisti, siamo contro la guerra. Per l'elementare ragione che la guerra non si può umanizzare, si deve solo abolire.", sottolineano Gino Strada e Giacomo Marramao.
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In soccorso, si rinnova anche l'appello lanciato durante l'ultimo Festival di Cannes che ha visto quasi 400 artisti firmare un editoriale sul quotidiano francese Libèration. Tra le firme in prima linea si ricordano Richard Gere, Pedro Almodovar, Hafsia Herzi e Susan Sarandon, uniti per denunciare il silenzio dell'industria cinematografica di fronte agli orrori della guerra e all'oppressione subita dai propri colleghi. L'editoriale nasce dalla storia della fotoreporter palestinese di 25 anni Fatma Hassouna, la quale fu presa di mira dall'esercito israeliano il 16 aprile 2025, come riporta Libèration. Una data che coincide con l'uscita - il giorno prima - del film di Sepideh Farsi, Put Your Soul on Your Hand and Walk, in cui Fatma recitava. Dieci dei suoi parenti, tra cui la sorella incinta, vennero uccisi da Israele e fu propri dai massacri del 7 ottobre 2023 che scattò il divieto ai giornalisti di entrare nella Striscia.
Un grido che viene riportato anche in maniera diretta sul grande schermo. A far parte della rassegna ufficiale rientrano infatti anche due pellicole che affrontano il conflitto israeliano-palestinese. Il primo è The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania, basato sulla storia vera di una bambina rimasta bloccata in un'auto sotto attacco a Gaza, e Who is still alive di Nicolas Wadimoff, dove i protagonisti sono i sopravvissuti in fuga da Gaza.
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