Cinema
Il mondo del cinema francese piange la scomparsa di Michel Fessler, sceneggiatore deceduto martedì 19 agosto, all'età di 70 anni, stroncato da un cancro aggressivo diagnosticato appena sei mesi fa. La notizia è stata annunciata dalla sua agente e storica collaboratrice, Danièle D'Antoni, sulle pagine di Écran total. Fessler lascia un'eredità di 43 opere che spaziano tra film, documentari, cortometraggi, serie TV e un romanzo.
"La sua carriera è stata attraversata da sensibilità e aperture rare, probabilmente anche grazie alla sua infanzia trascorsa in parte in Africa", ha ricordato D'Antoni. Una vita dedicata alla parola, capace di intrecciare ironia, eleganza e profondità in narrazioni indimenticabili. Tra i suoi lavori più celebri spiccano tre titoli che gli valsero nomination agli Oscar: Farinelli - Voce regina (1994), Ridicule (1996) e La marcia dei pinguini (2005), un documentario di straordinario successo che vinse l'Oscar nel 2006.
Il talento di Fessler si è espresso con uguale forza nel cinema per ragazzi, come in Il bambino che voleva essere un orso (2002), la favola animata che ottenne riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio Speciale della Giuria a Bangkok e una menzione al Kinderfilmfest di Berlino. Nel campo dei documentari storici e antropologici, lo sceneggiatore ha lasciato il segno con L'odissea della specie (2003), premiato con il 7 d'Or e nominato agli European Film Awards. L'ultimo atto della sua carriera si è concluso con Bambi, la storia di una vita nei boschi, uscito il 16 ottobre 2024, che Fessler ha diretto racchiudenti tutti temi a lui più cari: la natura, l'infanzia, la trasformazione.
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