Attualità
Francesca Diaz (24 anni) ha guidato insieme a colleghi internazionali e alla Marina dell’Ecuador il delicato intervento per liberare una balena megattera
Francesca Diaz, 24enne, biologa marina, ha recentemente preso parte a un’operazione di salvataggio che ha commosso il mondo. Ex studentessa del liceo Scientifico Galileo Galilei, Francesca ha guidato insieme a colleghi internazionali e alla Marina dell’Ecuador il delicato intervento per liberare una balena megattera rimasta intrappolata in reti da pesca al largo delle coste di Puerto López, nell’Oceano Pacifico.
L’8 agosto, l’allarme è scattato presso la stazione operativa locale. Grazie all’esperienza e alla preparazione scientifica di Francesca, maturata durante gli studi alla Maastricht University nei Paesi Bassi e perfezionata sul campo con stagioni di monitoraggio in Messico ed Ecuador, la missione ha avuto successo: il cetaceo è stato liberato e ha potuto tornare nelle profondità del suo habitat naturale. La giovane biologa, che già dall’università si dedica allo studio dei mammiferi marini, ha dimostrato come competenza, passione e cooperazione possano fare la differenza nella tutela della fauna marina.
Il legame con Perugia è al centro della storia di Francesca. Nata in Ecuador ma cresciuta anche in Italia, ha frequentato il Galilei a Perugia, dove ha sviluppato una solida base scientifica e ha iniziato a coltivare l’amore per la natura e la ricerca. La sua famiglia vive a Perugia e i suoi fratelli frequentano anche loro il Galilei. L’esperienza nel capoluogo umbro ha costituito le fondamenta di un percorso internazionale che oggi la porta a collaborare con la Pacific Whale Foundation Ecuador sotto la direzione di Cristina Castro.
Oltre alla carriera scientifica, Francesca ha arricchito il suo percorso con esperienze di volontariato e attività extracurriculari: dal servizio comunitario in Ecuador, alle stagioni di ricerca sulle balene grigie, fino alla partecipazione a progetti di conservazione e al lavoro con organizzazioni come Sea Shepherd. La sua vita è un esempio di dedizione e concretezza: combinare studi rigorosi, esperienze sul campo e sensibilizzazione pubblica per proteggere la fauna marina e gli ecosistemi.
Questa missione di salvataggio non è solo un successo scientifico, ma anche una storia di radici e identità. Concludiamo con le parole di Francesca che esprimono bene il suo amore per la natura e l’ambiente: “Mi considero una protettrice della natura, costantemente motivata a salvare gli animali in pericolo, proteggere e preservare il loro habitat - scrive Francesca -. Sono sempre pronta a sensibilizzare le persone su come il cambiamento climatico influisca sulla nostra natura e sull’importanza degli sforzi di conservazione per proteggere la nostra fauna selvatica. All’università ho scoperto quanto mi piaccia fare ricerca sulle specie marine, in particolare sui mammiferi marini, e come sia possibile studiare il comportamento e imparare dalle loro strategie di sopravvivenza. Voglio imparare da loro e aiutarli nelle loro necessità in questo pianeta in costante cambiamento”. E questo sta facendo.
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