Moda
A un anno dalla morte di Roberto Cavalli, il leggendario stilista fiorentino scomparso nell'aprile 2024, l'eredità del suo patrimonio resta un intricato puzzle finanziario e umano. Il testamento, firmato il 29 novembre 2023, ha delineato una divisione equa tra sette beneficiari: i sei figli – Tommaso (57 anni), Cristiana, Rachele, Daniele, Robin e il piccolo Giorgio (2 anni) – e l'ultima compagna, Sandra Nilsson. Tuttavia, tra ville di lusso, yacht esclusivi e un patrimonio stimato tra i 200 e i 400 milioni di euro, l'ombra dei debiti e l'attesa delle mosse dei creditori tengono ancora in sospeso la chiusura della successione.

Il patrimonio
Il patrimonio di Cavalli riflette lo stile opulento, creativo e complesso della sua vita. Tra i beni più significativi spicca la villa di 60 stanze sulle colline fiorentine, un simbolo dello stile sfarzoso dello stilista, insieme allo yacht "Freedom", un gioiello nautico che incarna il suo amore per il lusso. A questi si aggiungono opere d'arte di grande valore, terreni, immobili – inclusa la sede operativa di Bagno a Ripoli – e cospicue disponibilità liquide, frutto in parte della vendita della maison Cavalli nel 2015, un'operazione da circa 230 milioni di euro che trasferì il controllo del marchio a un fondo d'investimento internazionale. Nonostante il fascino di questi asset, il valore netto dell'eredità è ancora incerto. Il passivo, ovvero l'ammontare dei debiti lasciati da Cavalli, rappresenta l'incognita principale. Per questo, gli eredi hanno scelto di accettare l'eredità con il "beneficio d'Inventario", una misura legale che li protegge, limitando la loro responsabilità ai debiti solo entro il valore dei beni ereditati.

Creditori in attesa, la deadline fissata al 15 ottobre
Il notaio Riccardo Cambi, incaricato della gestione successoria, ha pubblicato a metà luglio un avviso pubblico rivolto ai creditori. Chiunque vanti un credito nei confronti dell'eredità di Cavalli ha tempo fino al 15 ottobre 2025 per presentare domanda, corredata da documentazione valida. Solo dopo quella data sarà possibile quantificare i debiti e, di conseguenza, il valore effettivo del patrimonio da dividere tra gli eredi. L'incertezza sui debiti potrebbe spingere gli eredi a vendere parte dei beni per garantire liquidità. La villa fiorentina, già in comproprietà tra i beneficiari, e lo yacht "Freedom" potrebbero essere al centro di decisioni strategiche, con possibili ripercussioni sul mercato immobiliare e del lusso. Meno chiaro è il destino dell'elicottero personale di Cavalli, il cui status – venduto o ancora parte dell'eredità – non è stato ancora confermato.
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