Musica
Il mondo della musica piange la scomparsa di Bobby Whitlock, cantautore e polistrumentista statunitense, fondatore insieme a Eric Clapton della storica band Derek and the Dominos. Whitlock si è spento nella notte di domenica 10 agosto nella sua casa in Texas, all'età di 77 anni, dopo una breve malattia. A confermare la triste notizia è stata la sua manager, Carol Kaye: "Bobby era un'anima unica, un talento straordinario che ha dato tanto alla musica". Nato il 18 marzo 1948 a Memphis, culla del soul e del blues, Robert Stanley "Bobby" Whitlock ha vissuto una vita che sembra un romanzo. Cresciuto in povertà, ha trasformato le difficoltà in arte, diventando uno dei primi artisti bianchi a firmare con la leggendaria etichetta Stax Records. Ancora adolescente, collaborava con giganti come Sam & Dave e Booker T. & the M.G.'s, immergendosi nel cuore pulsante del "Memphis Sound".
L'incontro con Clapton e la nascita di Layla
La svolta arriva alla fine degli anni '60, quando Whitlock entra a far parte della band Delaney & Bonnie and Friends. Qui conosce Eric Clapton, con cui nasce un'alchimia musicale destinata a cambiare la storia del rock. Nel 1970, i due fondano i Derek and the Dominos, una formazione che, pur avendo vita breve, lascia un segno indelebile con l'album Layla and Other Assorted Love Songs. Il disco, considerato uno dei capolavori del blues-rock, è una testimonianza del genio di Whitlock e Clapton.
Al centro c'è Layla, brano iconico ispirato dall'amore tormentato di Clapton per Pattie Boyd, allora moglie del suo amico e chitarrista dei Beatles, George Harrison. Ma il contributo di Whitlock all'album va oltre con la sua firma su brani come Bell Bottom Blues, Tell the Truth e Why Does Love Got to Be So Sad?. La storia di Layla è leggenda. Il riff di apertura, nato da un'idea di Duane Allman, si intreccia con il pianoforte di Whitlock e la voce struggente di Clapton, creando un'epopea sonora che ancora oggi emoziona milioni di ascoltatori. Nonostante il successo, l'album non ottenne subito il riconoscimento che meritava. Le tensioni interne alla band, unite a problemi personali e alla tragica morte di Allman nel 1971, portarono allo scioglimento dei Dominos. Ma Layla crebbe nel tempo, diventando un pilastro della musica del XX secolo, grazie anche alla sua celebre coda strumentale, scritta da Jim Gordon e arricchita dal pianoforte di Whitlock.
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Una carriera tra genio e riservatezza
Oltre ai Dominos, Whitlock contribuì a progetti leggendari, tra cui le sessioni di All Things Must Pass di George Harrison e, senza accredito ufficiale, lavorò a Exile on Main Street dei Rolling Stones, un altro monumento del rock. Negli anni '70 intraprese una carriera solista, pubblicando album come Bobby Whitlock (1972) e Raw Velvet, ma la pressione dell'industria musicale lo spinse a ritirarsi per oltre vent'anni. Visse in una fattoria nel Mississippi, lontano dai riflettori, coltivando la sua anima creativa in silenzio. Il ritorno alla musica avvenne alla fine degli anni '90, spesso al fianco della moglie Coco Carmel, con cui incise nuovi lavori e si esibì in tour acustici che celebravano il suo passato glorioso. La coppia trasformò il loro legame in un sodalizio artistico, portando sul palco l'energia e l'emozione dei giorni migliori. Negli ultimi anni, Whitlock aveva trovato una nuova forma d'espressione nella pittura, completando oltre 1.800 opere dal 2018.
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"Come si può descrivere un uomo che dalla povertà del Sud è arrivato a vette inimmaginabili? – scrive la moglie Coco Carmel ricordando il marito. - Bobby ha vissuto la vita come un'avventura, portandomi in un mondo di meraviglie, dalla musica alla poesia, alla pittura. Sento ancora le sue mani sul mio volto. È con me ogni volta che chiudo gli occhi."
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