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Una statua colossale di San Francesco per Assisi: il monumento per omaggiare il Poverello a 800 anni dalla morte

L'idea di un gruppo di mecenati capitanati da Federico Milletti: la scultura si ispira al Cristo Redentore di Maratea. Avviati i contatti con il Comune

Gabriele Burini

09 Agosto 2025, 14:00

Una statua colossale di San Francesco per Assisi: il monumento per omaggiare il Poverello a 800 anni dalla morte

Una statua colossale di San Francesco (Immagine realizzata sulla base di una ricostruzione ipotetica IA)

Una maxi statua di San Francesco che da Assisi si affaccia sulla vallata umbra, visibile da chilometri di distanza, per rendere omaggio al Poverello nel 2026, anno in cui si celebra l'ottocentenario dalla sua morte. E’ questa l’idea di un gruppo di mecenati umbri capitanati da Federico Milletti, imprenditore locale e ceo di Breinstorm srl, che ha già avviato i primi contatti con il Comune di Assisi per presentare il progetto. "Quella che vorremmo realizzare non è solo un’opera scultorea - racconta Milletti al Corriere dell’Umbria - ma un’iniziativa che vuole valorizzare il territorio, rafforzare l’identità culturale e offrire un nuovo punto di riferimento spirituale e turistico".

Una possibile bozza della scultura di San Francesco realizzata con l'intelligenza artificiale

Tutto nasce da una visita di Milletti al Cristo Redentore di Maratea, in Basilicata. "Ci sono stato con la mia famiglia e mi sono detto: chissà cosa sarebbe Assisi con un’installazione del genere dedicata a San Francesco". E così, ecco l’idea: una statua alta 21 metri (per capire le dimensioni dell’opera, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro è alto 38 metri), con un'apertura delle braccia di circa 19, da posizionare nella Rocca Maggiore.

La statua di San Francesco a confronto con altri 4 colossi

"Questo progetto - si legge nella lettera di presentazione che Milletti ha consegnato al Comune dopo un primo incontro informale con il sindaco Valter Stoppini e la vice Veronica Cavallucci - persegue molteplici obiettivi: primo su tutti, un omaggio a San Francesco. Rendere un tributo tangibile a uno dei Santi più amati e riconosciuti al mondo, il cui messaggio di pace e fraternità risuona ancora oggi con forza, specialmente nella nostra Regione. Valorizzazione del territorio: arricchire il patrimonio artistico e culturale del nostro Comune con un'opera d’arte significativa, che possa diventare un punto di interesse per residenti e soprattutto visitatori. Promozione turistica: creare un nuovo polo di attrazione turistica, capace di inserirsi negli itinerari Francescani e di richiamare flussi di visitatori interessati alla storia, alla spiritualità e all’arte. Rafforzamento dell'identità comunitaria: offrire un simbolo che possa unire la comunità, ispirando i valori Francescani di solidarietà, rispetto per l'ambiente e armonia. Spazio di riflessione e meditazione: creare un luogo sereno e suggestivo dove cittadini e turisti possano trovare un momento di pace, riflessione e ispirazione". San Francesco sarebbe rappresentato in un'iconografia che ne esalterebbe la semplicità, la devozione e il legame con la natura. "Si proporrà uno stile che combini la tradizione con un tocco di modernità", che possa integrarsi armoniosamente con l’ambiente, utilizzando pietra locale tipica del posto. 

Federico Milletti, imprenditore locale e ceo di Breinstorm srl

La location individuata dal gruppo di mecenati sarebbe la Rocca Maggiore di Assisi, "grazie alla visibilità che potrebbe avere da chilometri di distanza oltre alla possibilità di investire sul territorio creando piccoli gazebi di legno al fine di offrire servizi ai turisti con particolare attenzione agli individui con disabilità. La scelta del sito sarà attentamente ponderata per massimizzare la visibilità, garantire l’accessibilità e creare un contesto suggestivo che ne esalti il significato. Si valuterà anche la creazione di un piccolo spazio di raccoglimento con panchine e illuminazione adeguata", si legge ancora nella presentazione del progetto.

"Speriamo che questa richiesta possa essere accettata, sappiamo che ci sono dei vincoli paesaggistici ma contiamo di ottenere tutte le autorizzazioni - spiega Milletti - In caso contrario, potremmo realizzarla sul Subasio, vedremo". Per quanto riguarda le tempistiche, "noi vorremmo chiudere il tutto entro la fine del 2025, o al massimo entro il 3 ottobre 2026, giorno in cui cade l'ottocentenario dalla morte di San Francesco. Parliamo di una statua in cemento armato che appoggia su uno scheletro di acciaio, niente di impossibile", prosegue Milletti.

E per quanto riguarda l’investimento? "Potenzialmente è aperto a tutti. Per la copertura finanziaria c’è una rete di imprenditori che ha dato massima disponibilità, ma non si escludono contributi regionali/europei e l'apertura di una campagna di raccolta fondi a livello locale e nazionale aperta a tutti coloro che credono in questa iniziativa. Potremmo pensare anche a forma di adozione simbolica di parti della statua o della sua base", conclude Milletti. Adesso si aspetta di sapere cosa ne pensano l'amministrazione comunale e gli altri enti coinvolti in merito alla fattibilità del progetto.

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