GIUBILEO DEI GIOVANI
Almeno mille giovani umbri a Roma per la grande festa di fede e speranza. Quasi novecento quelli delle otto diocesi della regione cui se ne sono aggiunti molti altri che hanno deciso di percorrere in maniera autonoma questo cammino di fratellanza. Per tutti un’esperienza che resterà scolpita nella memoria. La fatica condivisa nel tragitto, le notti trascorse sugli alloggi di fortuna allestiti, gli abbracci spontanei e i sorrisi tra sconosciuti, diventano un messaggio silenzioso ma potente: “Insieme si può davvero fare tutto”.
“Stiamo vivendo una grande esperienza - racconta don Daniele Malatacca, responsabile dell’area giovani della diocesi di Perugia - che ci permette di incontrare Cristo nei fratelli, nelle parole dei fratelli, che vede la Chiesa radunare tanti giovani sorridenti e pieni di speranza”. Da Perugia sono partiti lunedì in 320, con giovani tra i 15 e i 26 anni, per raggiungere Civita Castellana dove era stata allestita una postazione base. Da qui, martedì mattina, il gruppo è partito a piedi e percorrendo la Via Francigena ha raggiunto la Capitale e attraversato la Porta Santa di Santa Maria Maggiore per poi raggiungere i vari luoghi di accoglienza allestiti a Roma. Poi, nel pomeriggio di ieri, il pellegrinaggio verso Tor Vergata dove, nella grande spianata alla periferia sud-est della Capitale, si è tenuta la veglia serale presieduta da Papa Leone XIV e dove questa mattina verrà celebrata la messa conclusiva del Giubileo dei giovani.
Anche don Simone Pascarosa, vicario per la pastorale giovanile, appena dopo l’arrivo a Tor Vergata, racconta: “Siamo partiti lunedì da Perugia con i bus – spiega – e siamo arrivati a Civita Castellana. Da lì abbiamo fatto quattro notti, accolti dalla diocesi in alcune palestre. Ogni giorno abbiamo percorso a piedi una tappa della Via Francigena, una ventina di chilometri al dì. In tutto, abbiamo coperto una settantina di chilometri da Campagnano a Formello, fino a Roma”. A guidarli anche il vescovo Ivan Maffeis, “che ha fatto l’intero cammino con noi e stamattina ha celebrato messa con tutti i ragazzi”, sottolinea don Simone. Don Simone ha parole speciali per l’arrivo nella Capitale segnato dal passaggio della Porta Santa a Santa Maria Maggiore. “Ora siamo a Tor Vergata - aggiunge - insieme a centinaia di migliaia di giovani. Stasera ci sarà la veglia con il Santo Padre e domattina la messa. Dormiremo all’aperto, poi nel pomeriggio torneremo a Perugia con i mezzi”.
Non solo umbri: i pellegrini arrivano da 146 Paesi di tutti i continenti, anche da zone di guerra come Libano, Israele, Siria, Iraq, Ucraina, Myanmar o Sud Sudan. Per fare arrivare la voce del Pontefice alla folla oceanica di ragazzi e ragazze ci sono 179 torri audio. Come per Papa Wojtyla, accanto al palco c’è la Croce in acciaio dell’altezza di circa quaranta metri dello scultore Gino Giannetti.
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