GUALDO CATTANEO
La magia dell'Italia International Balloon Grand Prix è tornata a colorare i cieli dell'Umbria con oltre 50 mongolfiere provenienti da tutto il mondo. Uno spettacolo da brividi che va in scena ogni mattina (fino a domenica 3 agosto) alle ore 5.30 dal parco Acquarossa di Gualdo Cattaneo o dall'Agriturismo Orsini di Massa Martana. Ben 57 palloni aerostatici di tutti i tipi - a righe con i colori dell'arcobaleno, a quadri e dai toni caldi o addirittura raffiguranti dei volti, come quello dedicato al personaggio Rafiki del Re Leone - che si librano in cielo in contemporanea con la levata del sole, offrendo un gioco di sfumature mozzafiato alle prime luci dell'alba.
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A fare da cornice (nel caso del parco Acquarossa) le colline che custodiscono l'aviosuperficie del Sagrantino dove, nel cuore della notte, decine e decine di equipaggi - provenienti da 22 paesi del mondo - completano gli ultimi preparativi prima del decollo. Sono solo 5 le mongolfiere italiane, mentre 12 quelle a stelle e strisce. Numeri che sono frutto del gemellaggio nato quest'anno tra l'Italian International Balloon Grand Prix e l'American's Transoceanic Balloon Festival, con la collaborazione di Coral Group, che si stima permetterà di portare in Umbria il prossimo anno oltre 25 equipaggi d'oltreoceano.
L'Italian International Balloon Grand Prix è ormai un simbolo per l'Umbria. E' arrivato alla sua 38esima edizione e, a sole due primavere dal traguardo dei 4 decenni, è tra le manifestazioni aerostatiche più longeve e riconosciute a livello internazionale: per importanza è quinta a livello mondiale e la più grande in assoluto in Italia. Il patron e organizzatore Ralph Shaw ha raccontato al Corriere dell'Umbria le origini della manifestazione, spiegando come è nato il suo amore per la mongolfiera: "Era la fine degli anni '80 ed ero in attesa di entrare in Alitalia come pilota quando, la federazione americana, mi ha chiesto di dare una mano a un'azienda statunitense che voleva sorvolare in mongolfiera Siena durante il palio. L'ho fatto e sono rimasto stupito".
"Il connubio tra mongolfiera e valle del Sagrantino? Dopo l'esperienza a Siena, ho aperto un'agenzia pubblicitaria pensando alla mongolfiera come mezzo pubblicitario. Ho notato che la gente non solo ricordava il mezzo ma anche il logo presente. E poi ho pensato di fare un raduno, al tempo in Italia ancora inesistente. Per me questa competizione è tutto - conclude Shaw - negli anni abbiamo conquistato un primato che mi rende orgoglioso: siamo infatti primi al mondo per internazionalità della manifestazione".
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