Attualità
Stop alla maxi gara europea da 10 milioni di euro per il Centro sportivo Bambagioni dell’Università degli Studi di Perugia. L’Università di Camerino, che aveva pubblicato Il bando lo scorso 19 giugno, lo ha ritirato in autotutela. Si tratta del “bando di gara europea a procedura aperta con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa - in un unico lotto - per l’affidamento della concessione - della durata di 19 anni - per la gestione del Centro sportivo Bambagioni, di proprietà dell’Università di Perugia, ponendo a base di gara la proposta pervenuta dall’operatore economico proponente”. La base di gara è di 10.423.753 euro. Lo scorso 13 giugno c’era stata tra i due atenei la stipula di un accordo per l’attività di stazione appaltante ausiliaria.
L’annullamento in autotutela è stato motivato sul fronte procedurale. Come è riportato nell’istruttoria è intervenuta una “seconda proposta presentata dal promotore” che “contiene elementi modificativi importanti rispetto alla prima, quali a titolo esemplificativo la durata del rapporto, l’importo previsto nonché la realizzazione di opere edili maggiori”.
Un intervento che “non ha carattere meramente integrativo rispetto alla prima ma ridefinisce l'intero contenuto progettuale e finanziario del piano, determinando di fatto l'avvio di un nuovo procedimento, implicando una nuova istruttoria tecnico-amministrativa e una nuova valutazione di pubblico interesse così come dimostrato anche dall’approvazione della stessa da parte degli organi competenti dell’ateneo di Perugia”. Sicché “l’applicazione del correttivo alla procedura comporterebbe la necessità di pubblicare la seconda proposta per un periodo non inferiore a 60 giorni, per la presentazione da parte di altri operatori economici di proposte relative al medesimo intervento conformemente al principio del favor partecipationis”. Da qui l’annullamento, visto anche “il ricorso al tar dell’Umbria da parte del Cus Perugia , per l’annullamento degli atti di gara”, è scritto nell’atto.
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