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Un’altra giornata da bollino rosso in Umbria, dove il termometro ha sfiorato i 40 gradi. Ieri pomeriggio, secondo i rilevamenti del Centro funzionale della Protezione civile regionale, si sono toccati i 39,2° ad Attigliano, 38,7° a Marsciano, 38,2° a Orvieto e Arrone, 37,6° a Passignano. La situazione ha spinto il Ministero della Salute a dichiarare per oggi e domani il Livello 3 – Forte disagio, il massimo nella scala di allerta, con temperature percepite superiori ai 35 gradi e rischi concreti per la salute delle fasce più fragili. Nel frattempo, si intravedono i primi segnali di cambiamento. “Da oggi, primo luglio, sono attesi i primi temporali di calore – spiega Michele Cavallucci nel sito Perugia Meteo – con instabilità che potrebbe ripetersi nei giorni successivi. Da sabato, l’anticiclone potrebbe iniziare a cedere sotto la spinta di correnti atlantiche, portando un possibile ridimensionamento termico”.
Ma il dato più impressionante resta quello registrato a livello climatico: “Giugno 2025 sarà il mese con le massime più alte a Perugia degli ultimi 50 anni, dal 1976 a oggi”. Una situazione che desta preoccupazione anche sul fronte sociale. “Siamo nel pieno dell’emergenza caldo – avverte Elisa Leonardi, segretaria generale Uil Pensionati Umbria – e i Comuni devono attivare piani straordinari per proteggere gli anziani, aprendo spazi refrigerati pubblici e sospendendo le attività all’aperto nelle ore più calde. Siamo nel pieno dell’emergenza, la stessa Regione ha dovuto predisporre l’ordinanza per la sospensione dei lavori dell’edilizia nelle ore più calde, e di certo qualsiasi provvedimento relativo al Piano emergenza calore per gli anziani dovesse partire ora, potrebbe risultare tardivo nei comuni che non avevano predisposto alcun Piano”.
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