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Il destino di Takahiro Shiraishi, meglio conosciuto come "il killer di Twitter", è stato segnato con la decisione del Giappone di promulgare la pena capitale per la prima volta dopo il 2022. Il ministero della Giustizia non ha confermato l'impiccagione ma l'emittente pubblica NHK, citando fonti ufficiali, ha riferito che ad essere giustiziato è stato Takahiro Shiraishi, condannato per aver ucciso e smembrato nove persone incontrate sulla piattaforma X, nel 2017.
Il caso suscitò curiosità e preoccupazione per anni. Quella che sembra essere la trama di una serie tv dai toni macabri, è la realtà di Shiraishi che selezionava le sue vittime in maniera accurata, contattandole dopo che queste ultime - in età compresa tra i 15 e i 26 anni - avevano pubblicato online la volontà di suicidarsi. Utilizzando un nickname, il killer le invitava nella sua abitazione a Zama con la promessa di aiutarle a morire. Shiraishi si è dichiarato colpevole, ammettendo in tribunale di averle uccise per soddisfare i propri desideri sessuali. È stato dichiarato colpevole nel dicembre 2020 di aver ucciso, stuprato e smembrato le nove vittime, e di aver conservato i loro corpi nei tre frigoriferi portatili e nei cinque contenitori presenti nel suo appartamento.
Stando a quanto annunciato dalla NHK, l'esecuzione di Shiraishi è la prima da luglio 2022. In Giappone, la pena di morte avviene tramite impiccagione, e le date delle esecuzioni non vengono rese pubbliche fino a dopo l'esecuzione. Le esecuzioni sono precedute da scarso o nessun preavviso. Famiglia e avvocati vengono solitamente avvisati una volta terminata l'esecuzione.
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