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Inganna le educatrici ed evade dal supercarcere sfruttando il permesso premio: arrestata a Trieste. Dietro le sbarre fino al 2042

La polizia di Stato ha arrestato una cittadina serba responsabile dei reati di evasione e di uso di atto falso. Con stratagemma aveva eluso la sorveglianza delle educatrici

Alessandro Antonini

21 Giugno 2025, 20:31

Rapina, aggressioni e minacce: per settimane un 25enne semina il panico in città. Arrestato e portato a Capanne

Evasa dal supercarcere di Capanne

Evade dal supercarcere di Capanne ingannando le educatrici nell'ambito di un permesso premio. Ma viene arrestata a Trieste:verosimilmente stava tentando di espatriare. Nei giorni scorsi, per la precisione martedì, a Duino Aurisina, a Trieste, la polizia di Stato ha arrestato una cittadina serba resasi responsabile dei reati di evasione e di uso di atto falso.

Alla sala operativa era arrivata la segnalazione - dalla questura di Perugia - di un’autovettura in transito sul raccordo A4 in direzione di Trieste con a bordo persone da controllare, in quanto era stato accertato che nella tarda mattinata quel medesimo veicolo aveva prelevato a Perugia una detenuta che era evasa e si era dileguato.

Pertanto, sono state diramate le ricerche lungo la direzione di fuga, presumendo che l’intento fosse il rientro al Paese d’origine. La sala operativa ha coordinato l’attività coinvolgendo anche i commissariati, la polizia stradale e le altre forze di polizia.

L’autovettura segnalata è stata individuata e fermata dalla volante del commissariato di Duino Aurisina nei pressi della barriera autostradale di Lisert.

A bordo c’erano tre occupanti: una coppia di cittadini serbo-bosniaci e una donna corrispondente alle descrizioni, che tuttavia in un estremo tentativo di eludere il controllo ha esibito un documento con altre generalità, poi risultato falso. L’evasa, che con uno stratagemma aveva eluso la sorveglianza delle educatrici nel corso della fruizione di un permesso premio, è stata arrestata e portata alla casa circondariale Ernesto Mari di Trieste per il ripristino della lunga detenzione, che ha fissato la scarcerazione al 2042; gli accompagnatori, che l’avevano attesa e prelevata con l’autovettura per trasportarla all’estero, sono stati denunciati in stato di libertà per aver concorso nell’agevolarne la fuga ed al termine degli adempimenti rilasciati.

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