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Esami di maturità, la storia di Tommaso: "Per prendere il diploma ho fatto le scuole serali e la mattina lavoravo in un'agenzia di pompe funebri"

Ma quali bamboccioni, un 21enne ribalta tutti i pregiudizi

21 Giugno 2025, 10:45

Esami di maturità, la storia di Tommaso: "Per prendere il diploma ho fatto le scuole serali e la mattina lavoravo in un'agenzia di pompe funebri"

Tommaso Tranquilli sta facendo l'esame di maturità

"Volevo farcela da solo, camminare con le mie gambe". Esordisce così, Tommaso Tranquilli, 21 anni alla fine di agosto, stagista alle pompe funebri e studente al quinto anno delle superiori, impegnato in questi giorni con gli esami di maturità.
Quando a settembre dell'anno scorso ha firmato un contratto di apprendistato presso un'agenzia funebre folignate, 'choosy', tanto per dirla alla Fornero, Tommaso non lo è stato: "Avevo necessità di sentirmi indipendente e non pesare sui miei genitori. Così, quando mi si è aperta questa possibilità, un impiego part-time che mi consentiva di conciliare anche la frequenza a scuola, l'ho afferrata al volo".


Tommaso, classe 2004, ha frequentato il corso serale dell'Istituto Tecnico Economico Aeronautico 'F. Scarpellini' di Foligno per cinque giorni a settimana, per 33 settimane di scuola, dalle diciotto alle ventuno. E, contemporaneamente allo studio, tutte le mattine, dalle otto alle tredici, ha lavorato come addetto alle pompe funebri, tecnicamente necroforo. Alla faccia dei Neet, i giovani allergici sia al lavoro che allo studio, che in Italia, secondo gli ultimi dati Istat, sono il 16,1% dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni. Tommaso no. Lui, la benzina per andare a lezione, da Spoleto, dove vive, a Foligno, dove ha sede la scuola, se l'è pagata da solo. Tommaso no. Lui alla prima offerta ha detto sì. Ha indossato la livrea scura e, tra bare e crisantemi, ha iniziato il suo lavoro. All'agenzia ha fatto un po' di tutto: dall'affissione dei manifesti al trasporto del feretro.


Non crede, Tommaso (che proprio questi giorni ha sostenuto il secondo scritto della maturità), che in attesa dell'occupazione della vita convenga stare fermi al palo: "Credo che lavorare sia sempre un privilegio, oltre che un dovere". Per lui, tra il lavoro e il non lavoro è sempre da preferire il primo: "Non dico che non bisogna essere ambiziosi, ci mancherebbe, ma è importante essere disponibili alle offerte del mercato, accettare anche di fare le fotocopie". Sporcarsi le mani, insomma, e alzarsi dal divano.

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