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L'inclusione sale a bordo dell'Amerigo Vespucci: a Genova panel e iniziative a tema nel Villaggio Italia

La persona al centro anche del tour del Mediterraneo del veliero più bello del mondo. In un incontro protagonista anche il Corriere dell'Umbria

Nicola Uras

13 Giugno 2025, 05:40

L'inclusione sale a bordo dell'Amerigo Vespucci: a Genova panel e iniziative a tema nel Villaggio Italia

L'Amerigo Vespucci al Porto Antico di Genova

"Non chi comincia, ma quel che persevera". Il motto dell'Amerigo Vespucci - il veliero più bello del mondo - racchiude una grande lezione applicabile non solo nel campo della marina ma anche anche all'operato di questi mesi di Alessandra Locatelli, il ministro per le Disabilità che oltre al G7 Inclusione e Disabilità - organizzato in Umbria nell'ottobre 2024 - ha varato la Riforma della disabilità e l'avvio della sperimentazione in diversi territori italiani. Il ministro persevera nel mettere al centro le persone, favorire l'accesso alla vita sociale, culturale ed economica, valorizzare i talenti. E la partecipazione al Tour del Mediterraneo del Vespucci è stata un'occasione preziosa per raccontare e far vedere l'impegno che viene portato avanti ogni giorno insieme a caregiver, operatori, volontari e sostenitori di diverse realtà del terzo settore. 

Valori sposati dal Vespucci che ha attraccato a Genova completando il tour di due anni che lo ha portato a un vero e proprio giro del modo che ha avuto nei porti italiani il gran finale. Ad attraccare metaforicamente con il veliero anche la Carta di Solfagnano, il documento firmato dai ministri dei Paesi del G7 in occasione del G7, con tutte le sue priorità tra cui l’inclusione e la piena partecipazione delle persone con disabilità al fine di costruire una società più equa e accessibile. Il ministero per le Disabilità ha voluto fortemente questa partnership per mostrare a tutti le potenzialità di ogni persona e promuovere una cultura di inclusione.
A pochi metri dalla Vespucci ancorata nel Porto Antico, a Genova, nel Villaggio Italia, mercoledì si è svolto il panel Il diritto alla piena cittadinanza per tutti: strategie e riflessioni moderato dal direttore del Corriere dell’Umbria e del Gruppo Corriere Sergio Casagrande.
Nella prima parte sono intervenuti l’avvocato Maurizio Borgo, presidente Autorità garante nazionale delle persone con disabilità; Vincenzo Falabella, presidente Fish; Nazzaro Pagano, presidente Fand e Chiara Palermo, capo ufficio legislativo del ministro per le Disabilità. Nella seconda parte invece Gianfranco De Robertis, coordinatore della formazione per la riforma in materia di disabilità; Paolo Bandiera, direttore affari generali di Aism; Raffaele Cagnazzo presidente Ens e Alberto Alberani di Legacoop.
Ognuno ha portato la propria esperienza e il proprio punto di vista, molti hanno convenuto quanto sia importante “una informazione a tappeto sulle famiglie che spieghi la sperimentazione della riforma della disabilità” e l’esigenza anche “di entrare prepotentemente nelle scuole”.



A concludere il panel ha conquistato tutti l’intervento di Andrea Stella. Alcuni anni fa, una sera, Stella si imbatté in tre malviventi, intenti a rubare la sua auto presa in affitto. Uno dei tre, pur non minacciato, gli puntò una pistola e sparò due colpi. Dopo 45 giorni di lotta tra la vita e la morte, il risveglio dal coma fu accompagnato dalla scoperta di dover ricostruire la propria vita da una sedia a rotelle, a causa di una lesione che una delle due pallottole aveva provocato alla colonna vertebrale. L’amore per la vita e per la nautica però lo fece reagire. E così nacque Lo Spirito di Stella, il primo catamarano al mondo completamente accessibile a tutti. Per dimostrare che nulla dev’essere precluso a chi ha una mobilità ridotta, nemmeno la possibilità di vivere in barca in completa autonomia. Stella ha raccontato il progetto Wheels on Waves (WoW) sostenuto dal ministero della Difesa e dallo Stato maggiore della Difesa, che ha visto il primo giro del mondo in catamarano partecipazione di persone con disabilità, civili e veterani delle Forze armate italiane e straniere. Il catamarano di Stella ha così affiancato il Vespucci per un binomio all’insegna dell’inclusione e del made in Italy.

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