"Il Made in Italy passa anche da voi, dai nostri rappresentanti che vivono all’estero e che ogni giorno testimoniano l’autenticità dell’italianità nel mondo". Con queste parole, la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha accolto questa mattina a Palazzo Cesaroni una delegazione dell’Arulef (Associazione regionale umbra lavoratori emigrati e famiglie), composta da rappresentanti provenienti da Francia, Belgio, Lussemburgo e Svizzera.
Guidati dal presidente federale Lorenzo Gianfelice, i delegati hanno dato vita a un incontro carico di significato, volto a riaffermare il legame storico e affettivo tra l’Umbria e le sue comunità nel mondo. Al centro del confronto, temi cruciali come la partecipazione dei giovani umbri emigrati, il rafforzamento della rete associativa, e la promozione della cultura italiana all’estero.
"Proprio ieri, lunedì 19 maggio– ha raccontato la Presidente Proietti – durante la Conferenza delle Regioni a Venezia, in presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, abbiamo parlato del valore delle comunità italiane all’estero. Il Made in Italy vive anche grazie a voi, che siete ambasciatori della nostra identità culturale, produttiva e sociale nei vostri paesi di residenza".
Nel corso dell’incontro è emersa la volontà della Regione di rilanciare la Consulta dei cittadini umbri all’estero, un organismo di partecipazione che punta a diventare strumento stabile di ascolto e progettazione comune. Tra le proposte discusse anche nuovi servizi destinati ai giovani di seconda e terza generazione, con l’obiettivo di rafforzare il senso di comunità e facilitare il loro coinvolgimento attivo nelle dinamiche associative.
Proietti ha sottolineato l’importanza di sviluppare sinergie con ambasciate, imprese e università, aprendo tavoli su temi strategici come energia rinnovabile, accoglienza e filiere tecnologiche: "Vogliamo costruire ponti concreti che permettano ai nostri giovani di vivere esperienze all’estero, per poi tornare in Umbria con competenze arricchite. L’italianità che potete trasmettere – ha aggiunto – sarà ancora più preziosa se riusciremo a creare opportunità di rientro e valorizzazione".
Dal canto suo, il presidente dell’Arulef Lorenzo Gianfelice ha ricordato l’impegno ultracinquantennale dell’associazione, che proprio quest’anno ha celebrato la sua 52ª assemblea: "Un traguardo che testimonia la volontà di mantenere forti i legami con la nostra terra d’origine. Guardiamo già al 2026, quando ricorrerà il 70º anniversario della tragedia di Marcinelle, una delle pagine più drammatiche ma anche più significative della storia dell’emigrazione italiana".
A suggello dell’incontro, ogni membro della delegazione è stato omaggiato con una spilla della Regione Umbria, simbolo tangibile di appartenenza e gratitudine.
L’appuntamento di oggi si inserisce in una più ampia strategia della Giunta regionale per valorizzare la diaspora umbra, riconoscendone il ruolo fondamentale nella promozione dell’identità italiana nel mondo. Un patrimonio umano da ascoltare, coinvolgere e sostenere, per costruire insieme nuove prospettive di futuro.