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Ecco i fondi per abbattere le barriere architettoniche in Umbria

Tutte accolte le 375 richiesta inoltrate agli uffici regionali. L'assessore De Rebotti: "Interventi che miglioreranno la qualità della vita di tutti"

Nicola Uras

18 Maggio 2025, 19:30

Ecco i fondi per abbattere le barriere architettoniche in Umbria

Sono in arrivo i contributi a supporto delle famiglie che ospitano nei loro nuclei individui con disabilità e che hanno realizzato interventi domestici finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Su iniziativa dell’assessore Francesco De Rebotti, la Giunta regionale ha destinato 1 milione e 126 mila euro per l'annualità 2024/2025 ai Comuni umbri, in risposta alle richieste inoltrate dai cittadini entro il 31 marzo scorso.



"Il finanziamento copre l’intero fabbisogno regionale", ha dichiarato l’assessore Francesco De Rebotti, "determinato in base alle segnalazioni trasmesse alla Regione dai Comuni competenti. Questo ci permette di soddisfare tutte le richieste ricevute e sostenere chi ha avuto la necessità di modificare i propri spazi abitativi per renderli più accessibili e funzionali. Quest’anno, ai circa 510 mila euro già presenti nei bilanci comunali, la Regione ha aggiunto un ulteriore stanziamento di 1 milione e 216 mila euro per coprire l'intero fabbisogno, raggiungendo così un totale complessivo di 1 milione e 636 mila euro, rispondendo così positivamente a tutte le 375 richieste giunte."



La Legge 13/89 prevede l'erogazione di contributi alle persone con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, a coloro che le hanno a carico, e ai condomini dove risiedono persone con disabilità motorie e non vedenti, per eseguire opere mirate alla rimozione delle barriere architettoniche in edifici esistenti. "Gli interventi che saranno realizzati garantiranno un significativo miglioramento della qualità della vita delle persone disabili e delle loro famiglie. Riteniamo sia un nostro dovere prioritario rendere possibile la loro esecuzione", ha affermato l'assessore De Rebotti, "ricorrendo ai finanziamenti pubblici. In questo contesto, stiamo utilizzando le risorse residue, i fondi non impiegati negli anni precedenti, che devono essere adoperati prima di poter accedere a nuovi finanziamenti. Valuteremo quindi la possibilità di riaprire la raccolta delle richieste da parte dei cittadini, per permettere ai Comuni, in particolare a quelli che ad oggi non ci hanno trasmesso alcuna richiesta da parte degli aventi diritto nel loro territorio, di raccoglierle e inviarcele."

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