Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Attualità

Città di Castello, la natura torna a sorprendere la comunità con i sei cigni nati al Parco di Rignaldello

Annalisa Ercolani

11 Maggio 2025, 12:07

Città di Castello, la natura torna a sorprendere la comunità con i sei cigni nati al Parco di Rignaldello

I sei piccoli cigni al parco di Rignaldello a Città di Castello

Arriva la primavera e con lei anche una dolce novità. Il laghetto del parco di Rignaldello a Città di Castello si è arricchito di nuova vita. Sei piccoli cigni sono nati nei giorni scorsi, accolti con gioia da tutta la comunità tifernate che da anni segue con affetto le vicende di mamma Gisella e papà Checco, i due splendidi esemplari adulti che abitano stabilmente lo specchio d’acqua nel cuore dell’area verde comunale.

Un evento che attira sempre più visitatori: famiglie con bambini, appassionati di natura e semplici curiosi si stanno recando al parco per scattare foto e osservare da vicino i nuovi nati, già in acqua dietro ai genitori. Un via vai di persone che testimonia il legame profondo tra la cittadinanza e questo luogo del cuore. A vigilare su di i sei piccoli, come da tradizione, c’è Alberto Alunni, consigliere della sezione tifernate dell’Arci Caccia, che insieme al presidente Luigi Falleri e ad altri volontari cura da oltre vent’anni la gestione del parco. "Ogni volta è una grande emozione – spiega Alunni – seguiamo i cigni con attenzione, soprattutto in questo periodo così delicato per i piccoli".

L’isolotto su cui Gisella ha covato le uova si trova a pochi metri dalla suggestiva cornice degli ex Seccatoi del Tabacco, oggi sede espositiva di rilievo nazionale, e contribuisce a rendere ancora più suggestivo il panorama, con le sculture rosse e la struttura imponente sullo sfondo. Il parco è diventato un punto di riferimento da oltre trent’anni, da quando vi trovò rifugio un cigno ferito, anch’esso chiamato Checco, salvato lungo la E45. Solo nel 2020, durante la pandemia, la nidificazione si interruppe, suscitando interrogativi e malinconia in molti frequentatori abituali del luogo.

"Oggi più che mai, questi eventi rappresentano un segnale di speranza e rinascita", commenta l’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli. "La natura ci ricorda quanto sia prezioso il rapporto con il nostro territorio. Il Parco dei Cigni è uno dei simboli più autentici della nostra città, ed è bello vedere quante persone – soprattutto famiglie – lo vivano ogni giorno con affetto e rispetto".

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie