Attualità
Gianfranco Mascia di Alleanza verdi e sinistra
Caccia e tutela delle specie migratorie: Europa Verde, parte del Patto avanti in quota Avs, pungola la giunta di Stefania Proietti "La recente Sentenza del Tar Lombardia ha sancito il riconoscimento di 475 valichi montani utilizzati dall’avifauna migratoria lungo la rotta autunnale che collega il Nord Europa all’Africa. È ora fondamentale che la Regione Umbria, con a capo l’assessore alla caccia Meloni, segua questo esempio e riconosca ufficialmente i 115 valichi storici della nostra regione, inserendoli nel prossimo Calendario venatorio 2025/2026", spiegano gli esponenti di Avs e coportavoce di Europa Verde Umbria Gianfranco Mascia e Eva Hausegger.
"L’Umbria - proseguono - è infatti attraversata dalla Flyway Centro-Orientale, la principale via migratoria autunnale che, partendo dalla Russia e dai Balcani, attraversa il mare Adriatico, risale le aste fluviali marchigiane, valica l’Appennino Umbro-Marchigiano attraverso circa quaranta passaggi montani, penetra il territorio umbro e prosegue verso il Tirreno, per raggiungere infine l’Africa. Durante questo viaggio, milioni di uccelli fanno “soste” indispensabili per rifornirsi e riprendere le forze. Tra queste, la Palude di Colfiorito si distingue come tappa fondamentale: riconosciuta Iba (Important Bird Area) e inserita tra i siti Ramsar come Zona Umida di importanza internazionale, è un patrimonio che va salvaguardato."
"La legge 157/1992, articolo 21 comma 3, - fanno sapere gli ecologisti - stabilisce chiaramente che i valichi utilizzati dall’avifauna migratoria devono essere tutelati, vietando la caccia in un raggio di almeno 1 km dalla loro sommità. Nonostante ciò, la Regione Umbria non ha mai adempiuto a questo obbligo, mentre regioni limitrofe come le Marche – che hanno già riconosciuto Bocca Trabaria, Fossato di Vico e Passo Carosina – e la Lombardia si sono mosse in tal senso. Anche l’ISPRA, nel “Quaderno dei Turdidi – Avifauna in Umbria”, cita esplicitamente questi valichi, utilizzati nei censimenti dell’avifauna migratoria".
Gli esponenti Avs chedono quindi che la Regione Umbria "1) Riconosca ufficialmentei 115 valichi montani storici utilizzati dalla migrazione autunnale. 2) Inserisca l’elenco completo di tali valichi nel Calendario venatorio 2025/2026. 3) Applichi il divieto di caccia in un raggio di almeno 1 km dalla sommità di ognuno, come previsto dalla Legge 157/92. Solo così potremo garantire la concreta tutela di milioni di uccelli migratori e rispettare pienamente le norme nazionali e gli impegni di conservazione del patrimonio naturalistico dell’Umbria", concludono Mascia e Hausegger.
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