Più eventi nello stesso periodo. La Pasqua, il ponte del 25 aprile e del primo maggio, la canonizzazione di Carlo Acutis, le amministrative (forse), il Giubileo in generale che rende Assisi una delle mete più ambite: alle prese con un coacervo di eventi, la città teme uno slittamento, se non una cancellazione, del Calendimaggio di Assisi. I cittadini mormorano, l’ipotesi più temuta è la cancellazione della Festa (che, detto a la Mark Twain, non solo è una “notizia fortemente esagerata”, ma addirrittura una fake news), mentre nel caso dello slittamento (al momento comunque non all’ordine del giorno) si dovrebbero fare i conti con il palco - che non sarebbe disponibile in alcuna data successiva a quella già prevista, dal 7 al 10 maggio - e con le eventuali disponibilità di chi arriva da fuori, musici e altri figuranti delle Parti che avrebbero già preso ferie e accordi per un alloggio e che sarebbero in difficoltà se la Festa slittasse.
La politica incrocia le dita e spera nelle elezioni in giugno, l’Ente e le Parti stanno ragionando su come conciliare la principale festa cittadina con le tante celebrazioni religiose che in alcuni casi toccano le principali location calendimaggesche e impattano sulla viabilità. Una delle criticità è la chiusura di Piazza del Comune che, già “problematica” in condizioni normali, quest’anno rischia di diventare un incubo. Ci sono poi le amministrative: detto che la data dell’11 maggio è al momento non confermata, ai problemi per la preparazione del seggio 1 in Comune nel “mezzo” del Calendimaggio (ma il seggio potrebbe essere spostato), si aggiungerebbe l’eventuale difficoltà a reperire scrutatori, visto che la Festa coinvolge migliaia di partaioli, in moltissimi casi più interessati al Palio che alla politica.
Interpellato, il sindaco facente funzione Valter Stoppini ha anticipato che a breve “si terrà una riunione di maggioranza per discutere anche dei tanti eventi e del Calendimaggio. Forse - aggiunge - visti i tanti eventi e i tanti pellegrini che arriveranno ad Assisi, ci potrebbero essere delle prescrizioni più stringenti: probabilmente il palco verrebbe montato il più tardi possibile per evitare disagi alla viabilità; e le vie adiacenti alla piazza dovrebbero essere ‘ripulite’ dalle attrezzature e dalle scenografie il prima possibile, evitando alcune delle lungaggini avvenute negli anni precedenti. Ma al momento non si parla né di una cancellazione né di uno spostamento, soprattutto perché, sul fronte elezioni, bisognerà capire se il presidente della Repubblica accorperà il primo turno delle amministrative, nelle città in cui si vota come Assisi, ai quesiti referendari sui temi del lavoro e della cittadinanza per cui si ipotizza un voto a giugno”.
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