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Umbria

Teatro Sociale di Amelia e Teatro Gian Carlo Menotti di Spoleto candidati a Patrimonio Unesco

Sabrina Busiri Vici

25 Gennaio 2025, 09:25

Spoleto

Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti

L'Umbria, insieme a Marche e Emilia Romagna, si candida nel Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo, per l’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale Unesco. La decisione è stata assunta durante una riunione interministeriale, in attesa del rinnovo degli organi della Commissione nazionale italiana per l’Unesco.

“Siamo pronti a portare avanti il lavoro necessario per presentare a Parigi la candidatura per questo riconoscimento per il Teatro Sociale di Amelia e il Gian Carlo Menotti di Spoleto – ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione Tommaso Bori - dove sarà esaminata dagli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale e, nel 2026, sottoposta a valutazione finale. Ci tengo a ringraziare la Regione Marche per essersi resa capofila di questa iniziativa e averla portata avanti in maniera così incisiva. L’Umbria è pronta a dimostrare il suo valore in ambito nazionale e internazionale e a far brillare il suo patrimonio culturale in ogni contesto”.

La candidatura comprende diciotto teatri distribuiti tra le Regioni Marche , Emilia Romagna e appunto l’ Umbria , e coinvolge diciotto Comuni. L’iniziativa è stata promossa da Regione Marche, che candida ben 14 strutture, ma l’Umbria gioca un ruolo da protagonista in questo progetto, con i suoi due teatri coinvolti.

Il progetto è stato coordinato dal Servizio Unesco con l’assistenza degli uffici territoriali competenti del Ministero della Cultura e il supporto del Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale e della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unesco .

La proposta progettuale mostra come il teatro si sia sviluppato come espressione auto-rappresentativa di una comunità registrando, tra il XVIII e XIX secolo nell’Italia Centrale, una sorprendente stagione di costruzione di teatri, secondo la formula “condominiale” con sala all’italiana. Si tratta di una testimonianza unica dell’eccezionale valore di uno straordinario patrimonio culturale, riunendo i teatri condominiali più rappresentativi, la cui alta densità e qualità sono caratteristiche dell’Italia centrale.

“Con questa scelta – lo dichiara il sottosegretario di Stato alla Cultura con delega all’Unesco, Gianmarco Mazzi - intendiamo celebrare una tradizione unica di comunità, partecipazione e identità territoriale che ha preso forma nei secoli. Il teatro condominiale è un simbolo del genio italiano, capace di coniugare creatività, coesione e senso di appartenenza. Il Ministero della Cultura sostiene con convinzione e orgoglio questa candidatura, che testimonia ancora una volta la centralità dell’Italia, custode di valori culturali universali e nazione leader della lista del Patrimonio Mondiale”.

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