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Un santo in busta paga, dal 2026 il 4 ottobre (San Francesco) torna a essere festivo. Ecco cosa cambia per i lavoratori

Per finanziare la festività la relazione tecnica del governo ha previsto un onere di 10.684.044 euro annui

Nicola Uras

04 Ottobre 2025, 05:00

Un santo in busta paga, dal 2026 il 4 ottobre (San Francesco) torna a essere festivo. Ecco cosa cambia per i lavoratori

Le Frecce Tricolori sopra Assisi

Dal prossimo anno, nel 2026, il 4 ottobre, San Francesco d’Assisi torna festa nazionale, ma cosa cambia in busta paga?
Una giornata di festa in più significa che lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato troveranno in busta paga una nuova giornata di festività retribuita, come se fosse stata lavorata. Succede così per altre festività (come per esempio Santo Stefano, l’Immacolata, l’Epifania, Ognissanti).
In alternativa, chi sarà chiamato a prestare servizio riceverà la maggiorazione stabilita dal contratto collettivo. Per chi è retribuito a ore, la giornata sarà compensata con la quota corrispondente a un sesto dell’orario settimanale. In sintesi: un guadagno certo per chi lavora, ma anche un costo in più per le imprese, che dovranno fare i conti con una giornata di produzione in meno o con il pagamento delle indennità maggiorate.


Per il settore pubblico è già previsto uno stanziamento specifico che scatterà dal 2027 (nel 2026 il 4 ottobre cade di domenica) Infatti per finanziare la festività la relazione tecnica del governo ha previsto un onere di 10.684.044 euro annui. Una cifra calcolata secondo il fabbisogno per indennità e straordinari. Nel dettaglio, si legge nella relazione, circa 8,8 milioni di euro per il comparto sanitario e 1,9 milioni di euro per forze armate, polizia, e vigili del fuoco.



Il rientro di San Francesco tra i big del calendario (lo è stato dal 1958 al 1977) non è, però, con effetti completi. La nuova legge prevede alcune eccezioni, “le celebrazioni restano possibili, ma non obbligatorie”, e la commissione Bilancio ha sottolineato con chiarezza “che questo passaggio era imprescindibile: ha chiesto che le celebrazioni fossero esplicitamente indicate come facoltative e che non comportassero nuovi oneri a carico delle amministrazioni scolastiche o locali”.
Sulla festività è intervenuto ieri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, durante la presentazione del programma dell’Ottocentenario di San Francesco d’Assisi: “Abbiamo appena licenziato una legge che prevede il reinserimento della ricorrenza di San Francesco, il 4 ottobre, tra le feste nazionali. Il fatto che l’abbiamo approvata tutti insieme non sta a dire che chiunque può intestarsela, ma che quando ci sono elementi di unione, essi vanno colti. E se c’è una figura sulla quale tutti noi italiani ci possiamo riconoscere, è quella di San Francesco”.

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