ASSISI
Le Frecce Tricolori sopra Assisi
Dal prossimo anno, nel 2026, il 4 ottobre, San Francesco d’Assisi torna festa nazionale, ma cosa cambia in busta paga?
Una giornata di festa in più significa che lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato troveranno in busta paga una nuova giornata di festività retribuita, come se fosse stata lavorata. Succede così per altre festività (come per esempio Santo Stefano, l’Immacolata, l’Epifania, Ognissanti).
In alternativa, chi sarà chiamato a prestare servizio riceverà la maggiorazione stabilita dal contratto collettivo. Per chi è retribuito a ore, la giornata sarà compensata con la quota corrispondente a un sesto dell’orario settimanale. In sintesi: un guadagno certo per chi lavora, ma anche un costo in più per le imprese, che dovranno fare i conti con una giornata di produzione in meno o con il pagamento delle indennità maggiorate.
Per il settore pubblico è già previsto uno stanziamento specifico che scatterà dal 2027 (nel 2026 il 4 ottobre cade di domenica) Infatti per finanziare la festività la relazione tecnica del governo ha previsto un onere di 10.684.044 euro annui. Una cifra calcolata secondo il fabbisogno per indennità e straordinari. Nel dettaglio, si legge nella relazione, circa 8,8 milioni di euro per il comparto sanitario e 1,9 milioni di euro per forze armate, polizia, e vigili del fuoco.
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