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Assisi 2026: l’ostensione del corpo di San Francesco e grandi eventi per l’ottavo centenario

L’annuncio è stato dato a Roma dal custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, durante la presentazione ufficiale del programma "San Francesco un’esplosione di vita", che accompagnerà fino al prossimo 4 ottobre

Redazione Web

02 Ottobre 2025, 16:45

Assisi, 2026: Ostensione del corpo di San Francesco e grandi eventi per l’ottavo centenario

Presentazione iniziative per l'VIII centenario (1226- 2026) della morte di San Francesco D’Assisi

Nel 2026 Assisi si prepara a vivere uno degli eventi religiosi e culturali più significativi degli ultimi anni: l’ostensione del corpo di San Francesco, momento centrale delle celebrazioni per l’ottavo centenario del Transito del Santo. L’annuncio è stato dato a Roma dal custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, durante la presentazione ufficiale del programma "San Francesco un’esplosione di vita", che accompagnerà fino al prossimo 4 ottobre.

Fra Moroni ha sottolineato che "attraverso le spoglie mortali di San Francesco" si intende trasmettere e comunicare "l’importanza della vita", invitando fedeli, pellegrini e curiosi a riscoprire il messaggio universale del Patrono d’Italia. L’itinerario per accedere all’ostensione verrà spiegato nei dettagli sul sito www.sanfrancescovive.org, disponibile dal 4 ottobre, e sarà necessaria la prenotazione.

Il corpo di San Francesco d’Assisi è custodito nella città che gli diede i natali, ma vederne i resti mortali è un evento rarissimo. In otto secoli, la tomba è stata aperta solo quattro volte, esclusivamente per motivi di verifica delle condizioni delle reliquie, non per una semplice esposizione ai fedeli.

A sollevare la lastra che ricopre il sarcofago sono stati chiamati solo pochi privilegiati, tra cui Padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento, e il medico Nicolò Valentino Miani, che ha certificato l’integrità delle ossa del Santo durante le ultime ispezioni del 1978, 1994 e 2015. Ognuno di questi momenti, come raccontato da Padre Enzo Fortunato, si è svolto in profondo raccoglimento e con la partecipazione delle famiglie francescane di Assisi.

Durante la recente apertura, oltre 150 frati hanno accompagnato il rito intonando "Laudato si’", testimoniando la devozione che lega la comunità francescana al suo Patrono. San Francesco, che lasciò ogni ricchezza per seguire Cristo e donarsi ai poveri, rimane una figura di riferimento spirituale e morale per fedeli di tutto il mondo.

Eventi e iniziative per tutto il 2026

Il programma delle celebrazioni si annuncia ricco e articolato, con appuntamenti di portata sia nazionale che internazionale. Ogni primo sabato del mese saranno organizzate le iniziative tematiche "Francesco ha gli occhi tuoi", riflessioni dedicate a leggere il presente attraverso lo sguardo del Santo. Dal 19 al 22 marzo si svolgerà un grande convegno su "Sorella Morte", mentre dal 3 al 6 agosto è previsto il Franciscan Young Meeting, una sorta di capitolo delle stuoie rivisitato in chiave giovanile. Grande rilievo avrà inoltre la Giornata Mondiale dei Poveri, programmata tra Roma e Santa Maria degli Angeli dal 9 al 15 novembre.

Tra i numerosi eventi, a settembre tornerà anche la Festa degli Angeli e saranno organizzati percorsi di sostegno per chi affronta la perdita, come il ritiro "Forte come la morte è l’amore" dal 9 all’11 gennaio. Parallelamente, si terranno anche iniziative di solidarietà come raccolte fondi a favore delle attività del Patriarca di Gerusalemme e della comunità francescana presente a Cuba.

Progetti e riconoscimenti speciali

Durante la presentazione, sono stati svelati anche progetti destinati a lasciare il segno nel tempo: la digitalizzazione della biblioteca del Sacro Convento, il restauro e l’intitolazione a San Francesco del Ponte dell’Industria di Roma – con l’installazione di una statua del Santo –, la valorizzazione della "stanza" del Santo in San Francesco a Ripa a Trastevere, e l’intestazione del carcere minorile all’Aquila all’assisiate. In Egitto verrà donato un campo da calcio in una zona disagiata.

Numerose anche le manifestazioni culturali: dall’opera lirica su San Francesco commissionata al Carlo Felice di Genova, a un concorso canoro per i giovani, fino alla giornata dedicata alla poesia promossa dall’Accademia Mondiale di Poesia. A Rieti nascerà inoltre la Scuola dei Giullari, e diverse università inaugureranno corsi focalizzati sulla figura del Santo di Assisi.

Assisi, cuore dell’Italia e del mondo

Alla conferenza erano presenti anche le istituzioni umbre e locali, che hanno ribadito il valore di San Francesco non solo come patrimonio umbro o italiano, ma come simbolo universale di pace, dialogo, inclusione e rispetto per l’ambiente. La presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha ringraziato chi rende possibile "parlare del Francesco di tutti", mentre il sindaco di Assisi, Valter Stoppini, ha sottolineato la centralità della città nelle celebrazioni giubilari e francescane. L’ottocentenario del Transito di San Francesco si preannuncia dunque come un grande evento di fede, cultura e solidarietà, pronto a coinvolgere l’Italia e il mondo intero.

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