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Arrestato in Egitto al Cairo e poi sparito: si apre il caso di Elanain Sharif. Parla l'avvocato dei familiari (VIDEO INTERVISTA)

L'appello della mamma attraverso il legale Alessandro Russo: le parole in esclusiva

Alfredo Doni

21 Novembre 2024, 07:21

Dal 9 novembre non si hanno più notizie di Elanain Sharif, 44 anni, nato in Egitto ma cittadino italiano con residenza a Terni. E’ stato arrestato al Cairo e poi trasferito nel carcere di Alessandria d’Egitto. La mamma, 65 anni, vive a Foligno e sta disperatamente cercando di mettersi in contatto con Elanain. Senza riuscirci.

L’avvocato Alessandro Russo, studio legale a Foligno, la sta aiutando in questa ricerca nel tentativo di venire a capo di una matassa che si complica sempre di più. “Dal 9 novembre, giorno in cui dopo l’arresto avvenuto al Cairo Elanain è stato trasferito nella prigione di Alessandria, la signora sta cercando di mettersi in contatto con il figlio, vorrebbe capire cosa sta succedendo”, spiega l’avvocato Russo.



"La mamma di Elanain mi ha riferito che lei, il figlio e sua moglie sono arrivati al Cairo provenienti dall’Italia come avevano fatto tante altre volte, ma in questa occasione Elanain è stato fermato dalle autorità, trattenuto a lungo negli uffici da cui è uscito con le manette ai polsi”, aggiunge Russo. Da quel momento in poi il buio più totale.

"Il motivo dell'arresto non è chiaro, nel senso che siamo in possesso di notizie frammentarie, non abbiamo contezza di cosa viene contestato al 44enne; l’unico fatto sicuro è che Elanain è in carcere”, dice l’avvocato. E ancora: “La signora mi ha raccontato di aver appreso, da fonti che non conosco direttamente, che le condizioni in cui viene tenuto suo figlio sono inumane, nel senso che non lo fanno dormire, lo tengono in piedi, si può stendere solo mezz'ora su una branda, ma poi deve lasciare il posto agli altri detenuti. La mamma è riuscita a vederlo solo una volta per un paio di minuti e, da quanto mi ha raccontato, lui le ha detto che sta sempre in piedi perché per sedersi deve pagare. La signora ha anche tentato di portargli generi di conforto, vestiario e altro, ma non gli è stato mai consegnato nulla, forse una volta un panino”.

Della vicenda l’avvocato Alessandro Russo ha messo al corrente la Farnesina che a sua volta ha fornito alcuni indirizzi mail relativi all'ambasciata e al consolato al Cairo: “Ho allertato il ministero degli Esteri e nella giornata di ieri (martedì, ndr) la signora è stata convocata dal console italiano presso la sede del Cairo dove tuttavia non ha avuto altre informazioni oltre quelle che sapevamo già”, dice l’avvocato.

Delle sorti di Elanain è molto preoccupata anche Mariagiovanna Ferrante, nota nel mondo dell’hardcore come Mary Rider. Due giorni fa l’ex giornalista professionista originaria di Pagani (Salerno), ha lanciato un appello attraverso il Corriere della Sera: sostiene che il 44enne sia stato arrestato proprio a causa della sua attività di attore porno. Nome d’arte, Sheri Taliani. “Non abbiamo più notizie del mio amico egiziano di 44 anni, che ha anche la cittadinanza italiana. L'ultima volta che è stato visto - ha detto Mary Rider al Corsera - era il 10 novembre, il giorno dopo il suo arresto a Il Cairo. Ha incontrato la madre, Loriana, per pochissimi minuti, era visibilmente scosso e molto preoccupato. Le ha detto, in italiano per non farsi capire dai carcerieri, che dormiva in una cella insieme a tantissime altre persone e che aveva le allucinazioni. Teme che lo stiano drogando e che lo possano uccidere”.

E anche se nessuno fino ad ora lo ha dichiarato esplicitamente (né la mamma, né l’avvocato, né l’amica di Elanain), il pensiero corre a quanto accaduto a Giulio Regeni, il giovane italiano morto in circostanze tutt’ora non chiare durante la sua detenzione nelle carceri egiziane.

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