Sanità, lo smantellamento del reparto di Ostetricia a Spoleto è realtà. Ignorata la diffida di Sisti

A nulla è valsa la diffida, seppur verbale, fatta dal sindaco Andrea Sisti nel presidio del 25 agosto. E ancor meno la lettera inviata alle istituzioni regionali, politiche e sanitarie, a che almeno tutto restasse com'è fino a domani (giorno in cui tutte le parti in causa si incontreranno), a far sì che le grandi manovre relative al trasloco del reparto di Ortopedia al terzo piano del San Matteo degli Infermi - laddove fino all'ottobre del 2020 è stata nel pieno della sua attività l'Ostetricia e la Ginecologia, nonché il Punto Nascita - si stoppasse. E per costatare la veridicità della notizia, un gruppo di quelle persone che rappresentano i comitati, le associazioni e i sindacati della città si sono recati ieri mattina al San Matteo degli Infermi. E, loro malgrado, hanno dovuto prendere atto che il trasloco da una parte e lo smantellamento dall'altra, sta proseguendo e anche in maniera alquanto veloce. Dato che, pare, entro domani l'Ortopedia dovrà diventare funzionale a tutti gli effetti. Con tanto di pazienti trasferiti nelle varie stanze. "Rimango sconcertato da tutto questo ? spiega Leonello Spitella, portavoce del City Forum ? più che altro perché mi sembra un sopruso nei confronti della città. Nonostante il sindaco Sisti abbia mandato una dichiarazione di fermo delle attività fino a domani agli organi istituzionali regionali a ogni livello, nessuno ha dato ascolto. Secondo me è un affronto verso chi rappresenta la salvaguardia della salute pubblica della città. Come potrà andare a finire questa questione non lo so ? conclude ? noi cercheremo sempre di essere vigili su questa situazione e continueremo a informare la città su ciò che sta succedendo per far capire che la necessità dell'ospedale di Spoleto è diversa rispetto a quello che viene proposto in questo momento".