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Perugia, in 10 anni scomparsi 6.536 artigiani. Giannangeli (Cna): "Molti diventano srl"

Roberto Giannangeli Il direttore di Cna dell'Umbria, Roberto Giannangeli

L'Umbria in dieci anni ha visto sparire 6.536 artigiani tra crisi, mancanza di vocazione e riconversioni in altri settori. La regione con il suo -20.2%, segue il trend nazionale (-17.4%) in una crescita del fenomeno destinato a continuare. Anche perché i tempi cambiano, "il sistema economico si è trasformato dal 2008 e nei prossimi anni continuerà a cambiare - analizza Roberto Giannangeli, direttore della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna) dell'Umbria - I numeri della nostra realtà li conosciamo bene, diminuiscono in tutti i settori, ma molte aziende diventano più grandi. Sono tanti a trasformarsi in società a responsabilità limitata (srl) perché stanno cambiando le dimensioni" aggiunge Giannangeli, entrando in profondità in un'analisi che non deve fermarsi al freddo confronto di numeri da una stagione all'altra, ma deve essere la più ampia possibile. "Le imprese piccole o individuali cambiano dimensioni, diventano vere e proprie industrie. Sono tante le realtà che dieci o quindici anni fa erano costituite da due o tre lavoratori che si sono trasformate unendosi con altre simili e dando vita ad aziende industriali, meccanicizzate, di 50 se non 100 lavoratori. Lo richiede un mondo sempre più globale. Sono poche le realtà artigianali mono dimensionali che reggono sul mercato, spiega il direttore di Cna Umbria - a parte alcune".

Nicola Uras, classe 1980, fa parte della redazione cronaca. Nato in Sardegna, a Nùoro (rigorosamente con l'accento sulla u), ha però ormai trascorso più di metà della sua vita in Umbria. Laureato ...