Umbria, nelle carceri ci sono 200 detenuti in più. Caforio: "Sono polveriere, 8 uomini in una cella"

"Ci sono celle in cui convivono anche otto uomini. Molto spesso anche di estrazione, cultura e religione diversa. Celle in cui non ci sono docce. Celle che, soprattutto in estate, possiamo solo immaginare cosa possano diventare col caldo". All'indomani dell'ennesimo episodio di violenza all'interno di un carcere umbro, parliamo con il garante dei detenuti regionale, il professor Giuseppe Caforio che non esita a definire la situazione carceraria, non solo umbra, ma italiana tutta "esplosiva". Intanto, in termini numerici in Umbria, secondo i dati in possesso del garante sono circa 200 i detenuti in più rispetto alle capienza degli istituti penitenziari. Il numero è arrotondato, perché ogni giorno ci sono persone che vanno e vengono. Ad ogni modo, il carcere con la situazione peggiore è Terni: a fronte di una capienza di circa 450 detenuti, ce ne sono 550. A Perugia, a fronte di 330 posti ci sono 360 persone. A Orvieto, a fronte di 80 posti ci sono circa 150 detenuti e a Spoleto, a fronte di 350 posti i carcerati sono 380. "Il dato - spiega il professor Caforio - è sostanzialmente in linea con quello delle altre regioni, anche se in Umbria c'è una peculiarità ed è relativa alla provenienza da fuori regione del 60-65% dei detenuti, il che complica notevolmente le situazioni".

Francesca Marruco, classe 1980, giornalista professionista è redattrice al Corriere dell'Umbria. Si occupa principalmente di cronaca nera e giudiziaria. Dalla pandemia in poi, che ha costretto tutti ...