
A sette anni dalle scosse di terremoto che il 24 agosto 2016 colpirono il centro Italia, l'Ufficio speciale ricostruzione per l'Umbria ha condiviso un report in cui è possibile individuare i risultati ottenuti, le criticità riscontrate e le azioni messe in campo per la ricostruzione fisica, sociale ed economica delle aree colpite, in particolare nei 15 Comuni che rientrano nel cratere del sisma. Durante il percorso dei lavori sono stati riscontrati dei rallentamenti: prima a causa della pandemia globale, poi per la crisi economica, fino ad arrivare all'aumento del costo delle materie prime e alla guerra tra Ucraina e Russia. Uno scenario piuttosto complesso, che ha messo a dura prova l'avvicendamento dei lavori. Sebbene le operazioni siano state rallentate, nell'ultimo periodo hanno vissuto un'accelerazione di cui avevano bisogno. Ma andiamo per gradi. Per quanto riguarda la ricostruzione privata, sono stati avviati quasi la totalità dei cantieri di ricostruzione leggera. Oltre 1.900 persone sono state fatte rientrare nelle proprie case. A testimonianza del lavoro svolto dall'Usr Umbria, emergono i numeri: al 31 luglio 2023, i cantieri avviati sono stati 2.822 di cui 1.551 già conclusi. A fronte di un totale di 4.536 istanze presentate, 2.858 risultano concesse e 663 rigettate o archiviate. La ricostruzione leggera - si legge nel report - si avvia verso la conclusione, con una percentuale di evasioni pari a circa il 90% delle istanze presentate. Quanto agli importi richiesti attraverso le istanze di contributo sono oltre un miliardo, di cui più di 798 milioni sono stati concessi.
Nell'ambito della ricostruzione pubblica i 438 interventi, classificati in macro tipologie di intervento, sono stati finanziati e attuati dalle Regioni, attraverso gli Uffici speciali per la ricostruzione, quindi dai Comuni e dagli enti locali interessati. Per scuole e istituti scolastici sono stati effettuati 94 interventi, per un importo pari a 347.835.108 euro; per municipi e palazzi comunali 18 interventi per 23.157.696 euro e per gli ospedali o strutture socio-sanitarie 7 interventi dal valore di 23.028.469 euro. Per l'edilizia residenziale pubblica sono stati effettuati 35 interventi, per un ammontare di 36.400.572 euro, per i cimiteri 49 interventi dal valore di 24.135.426 euro e per le altre opere pubbliche 121 interventi per 135.223.707 euro.
Alle 438 opere pubbliche finanziate, vanno aggiunti gli interventi sui beni culturali attuati tramite le Diocesi e gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che hanno interessato ulteriori 206 interventi per 136.494.361 euro. L'Ufficio speciale ricostruzione Umbria si sta anche occupando del coordinamento degli interventi del Pnrr, tenendo conto di alcune linee di finanziamento. Nel dettaglio 21.241.261 euro per 21 interventi di rigenerazione urbana degli spazi aperti pubblici di borghi, parti di paesi e di città; 11.800.000 euro per 2 interventi per la conservazione e fruizione dei beni culturali; 11.100.783 euro per 9 interventi di realizzazione, implementazione e consolidamento di percorsi e cammini culturali, tematici e storici e, infine, 6.336.269 euro per 16 interventi di investimenti sulla rete stradale comunale. Un totale di 50.478.313 euro e 48 interventi.
Una menzione particolare - si legge sempre nella nota della Regione - va agli interventi realizzati con il ricavato delle donazioni effettuate tramite sms solidali, che prevedono la costruzione di una rete di centri di comunità con finalità di protezione civile nei comuni di Norcia, Vallo di Nera, Cascia, Preci e Monteleone di Spoleto, con l'obiettivo di sostenere l'integrazione sociale della collettività ed impedirne la dispersione residenziale con effetti di spopolamento dei borghi della Valnerina. L'intervento di maggiore rilievo è il recupero della basilica di San Benedetto in Norcia, fortemente danneggiata dal sisma del 30 ottobre 2016, il cui cantiere è in avanzato stato di attuazione: a luglio, la facciata della basilica è stata liberata dalla gabbia in acciaio che da quasi 7 anni la avvolgeva e si procederà ora con il restauro conservativo della stessa.
I numeri e i dati del difficile processo di ricostruzione post sisma 2016 - conclude la nota - pur se positivi, non sottrae la Regione e l'Ufficio speciale ricostruzione Umbria dalla consapevolezza che c'è ancora molto da fare. "Si continuerà a lavorare con determinazione e con un impegno corale, al fine di ottenere risultati concreti nell'interesse delle comunità locali che hanno dato prova di grande dignità, senso di appartenenza e capacità di reagire alle avversità. C'è ancora tanta strada da percorrere insieme".

Classe '97, perugina doc. Dopo il liceo di Scienze Umane, la laurea triennale in Scienze Politiche, poi la magistrale in Scienze della Comunicazione. Dopo il master Social media management a Milano, ...