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Grifo, Riccardo Gaucci e la retrocessione: "Si è rotta la magia"

Riccardo Gaucci Riccardo Gaucci ai tempi del Floriana (Malta)

Riccardo Gaucci, figlio dell'indimenticato Luciano, è tornato a fare calcio rifondando l'Assisi scomparsa un anno fa ma non si sottrae alle domande sul Perugia appena retrocesso in C. Cosa ha provato quando è retrocesso? "Un senso di dispiacere enorme. Io e la mia famiglia siamo i primi tifosi, comprese le mie figlie che vanno allo stadio. Sono stati commessi degli errori. C'è stata anche un po' di sfortuna".
A che tipo di errori si riferisce?
"Non avrei mai cambiato Castori con Baldini. Già nella prima retrocessione c'erano stati problemi con i cambi di allenatore. E poi, per fare i campionati di Serie B bisogna investire i soldi".
E quando parla di sfortuna?
"Ci sono state delle partite in cui il Perugia meritava di vincere ed invece ha perso perché sono stati presi dei gol incredibili. Anche i giocatori hanno le loro colpe. Non può pagare sempre e solo il presidente".
Come giudica l'operato di Castori?
"E' un un buon allenatore. Ma in fin dei conti credo che all'interno del gruppo si fosse rotto qualcosa".
Si aspettava una stagione così?
"Ho incontrato per caso il presidente Santopadre in una fase della stagione in cui il Perugia era uscito un po' dal tunnel. In quel momento ero sicuro che il Grifo si sarebbe salvato?".
Il patron non vive un momento facile?
"E' una situazione molto pesante. Quando la tifoseria comincia a non volerti più, quando anche l'amministrazione comunale sottolinea che è tempo di prendersi le proprie responsabilità, se fossi nel presidente prenderei in considerazione l'idea di fare un passo indietro. Non voglio insegnare nulla a Santopadre, ci mancherebbe. Dico solo che io lavorerei male in una situazione così. Penso si sia rotta la magia, la chimica".
Quanto sarà difficile ripartire in Serie C?
"Sarà difficilissimo. Per me è il campionato più complicato in assoluto".