Cesarini alla conquista del Milan primavera dopo la vittoria della Viareggio Cup
La giovane perugina sta spiccando il volo

Erin è quadrata dentro a un cerchio, quello di metà campo che è la sua passione. Una nuova donna vitruviana, che alla soglia dei 18 anni ha preso le misure alla sua vita, quella che vuole fare, e non si fa distrarre da niente e nessuno. Erin vale per Erin Maria Patrizia Cesarini, perugina classe 2005 in forza al Milan Primavera ma ex Nuova Alba, Grifo Perugia e Lazio, che lunedì con i rossoneri ha vinto la Viareggio Cup femminile, primo trofeo della carriera e per il club, battendo ai rigori la selzione della Lnd e laureandosi al contempo capocannoniere del torneo con 7 reti. "E' vero - dice -: umiltà , passione e forte determinazione mi hanno sempre accompagnata nel mio progetto di vita, condiviso con i miei. Mio padre Tommaso, in questo, è stato fondamentale. Mi sono sempre impegnata al massimo nel calcio e a scuola, con risultati, per fortuna, gratificanti. Il supporto della mia famiglia, poi, è stato costante". Cresciuta a pane, calcio e fumetti "Le Cipolline" di Luigi Garlando, che fosse una predestinata lo si è capito subito, già nel 2015 quando al Tre Torri, uno dei tornei più conosciuti in Umbria, ha conquistato il titolo di miglior "giocatore" per la sua fascia d'età tra i maschietti. "E mio nonno Gianfranco che mi segue spesso - aggiunge - dice che sono anche un esempio di fair play, il che mi fa molto piacere. La Viareggio Cup? Per me è stata molto importante e non parlo solo dei risultati, come il titolo insperato di capocannoniere del torneo. Un ringraziamento desidero rivolgerlo allo staff del settore femminile milanista, per l'accoglienza e lo stile manifestati. Quest'anno al Milan Women U19 c'è stato un salto di qualità notevole sotto tutti i punti di vista. E io ho cercato di ripagare le attenzioni della società nei miei confronti. Frequento il Liceo scientifico a Milano e sono ospite del convitto milanista, dove la tutor Francesca Luiso mi segue sempre con cortesia e cura". Il futuro, per Erin, è sempre un'opportunità . "Mi concentrerò su tre obiettivi - sorride -, nella speranza che domani (oggi, ndr), venga convocata in Nazionale U19 per il Round 2 di qualificazione all'Europeo (in Belgio dal 18 al 30 luglio, ndr). Il secondo obiettivo è vincere il campionato Primavera col Milan. Il terzo è quello di essere promossa all'ultimo anno di Liceo scientifico con risultati significativi per il mio curricolum di studentessa-atleta". Ma intanto come festeggerà la maggiore età , sabato? "A Perugia con la mia famiglia - conclude -, purtroppo senza la presenza fisica di mia nonna Patrizia (venuta a mancare da poco, ndr), che è stata per me un supporto fondamentale, la mia prima tifosa". Che è in cielo. Quaggiù c'è un'altra stella: è la nipote.