
"L'iniziativa intrapresa da alcune Usl e aziende sanitarie locali dell'Umbria rischia di andare contro il contratto nazionale di lavoro del comparto sanità 2019-2021". Così in una nota i consiglieri regionali Pd, Fabio Paparelli e Simona Meloni, che chiedono alla giunta umbra "una verifica della legittimità delle manovre delle aziende, che, a fronte dell'approvazione di nuovi regolamenti interni, hanno deciso di sottoporre tutto il personale precedentemente incaricato come caposala/coordinatore, categoria Ds e ruolo di posizione organizzativa, ad una nuova, ennesima, selezione per titoli e colloquio". "L'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - ricordano Paparelli e Meloni - ha evidenziato che, a decorrere dal 1 gennaio 2023, le aziende sanitarie dovranno provvedere ad istituire un nuovo sistema di incarichi, diversi da quelli di base. Per gli incarichi già stabiliti che non sono oggetto di modifiche nei contenuti e nel valore economico - concludono i dem - resta ferma la durata precedentemente conferita e la stessa retribuzione".

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