
Luca de Meo, Ceo gruppo Renault, lo aveva anticipato da tempo: "Ampere è la risposta olistica e strutturale dell'industria europea alle sfide provenienti da Oriente e Occidente. In puro spirito Renault, Ampere è concepita per rendere i veicoli elettrici e connessi accessibili a tutti, facendo fronte ai must della transizione energetica e cogliendo le opportunità di crescita del mercato". Insomma, l'elettrico by Renault viaggia a velocità spedita e lo scorporo del ramo "Ampere", branchia del gruppo dedita alla realizzazione di tutto quanto concerne l'elettrico, anche per Nissan e Mitsubishi Motors, avvenuto un paio di settimane fa, rende bene l'idea. Certo, sarà il mercato, come sempre, a decidere, perché, per quanto ci si possa affannare: se i prodotti non arrivano ad essere gestibili quanto i termici, per affidabilità, autonomia e prezzo e, soprattutto, supportati da una degna infrastruttura di ricarica, saranno soltanto chiacchiere.
Ampere, comunque, si è prefissata obiettivi abbastanza ambiziosi: raggiungere la parità di prezzo tra veicoli elettrici e termici prima dei competitor, con una riduzione dei costi del 40%, entro il 2027/2028; nel segmento B, Ampere lancerà la Renault 5 nel 2024 e la Renault 4 nel 2025 (con prezzo di partenza della Renault 5 sui 25.000 euro) e la "Legend", una nuova auto elettrica al di sotto dei 20.000 euro, praticamente la Twingo elettrica; arrivare ad essere un'azienda a zero emissioni entro il 2035; ridurre il rifornimento delle batterie, fino al 35%, entro il 2030; mettere sul mercato 7 veicoli elettrici entro il 2031; pareggiare il margine operativo entro il 2025; arrivare a +10% di fatturato a partire dal 2030. Leva principale, di questo ambizioso programma: l'ottimizzazione dei costi variabili, ossia la riduzione dei costi del 40%, tra la prima e la seconda generazione di veicoli, entro il 2027/2028. Qui non si scherza, le intenzioni sono di produrre un milione di veicoli elettrici, entro il 2030 e di intervenire anche sulla chimica delle batterie, arrivando a ridurre, in meno di 10 anni, i costi di un pacco batterie del 60%, Ampere rispetterà i massimi standard di indipendenza possibili, con un consiglio di amministrazione composto da 11 amministratori, tra cui quattro indipendenti, sei del Gruppo Renault (tra cui il Presidente) e uno di Nissan. Il Consiglio di Amministrazione sarà presieduto da Luca de Meo.



Giovanni Massini, romano, classe 1956, professionista, laureato in Legge nel 1979. Inizia a scrivere di motori, infrastrutture e trasporti nel 1990, per diventare presto capo redattore, presso la rivi...