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Quintana, in 200 alla serata in onore di Marcello Formica a 25 anni della sua morte

I figli di Marcello Formica I figli di Marcello Formica con Attilio Lattanzi

Marcello Formica, il gigante. E' stato questo il titolo scelto da Porta Solestà, sestiere della Quintana di Ascoli Piceno, per ricordare il prode cavaliere di Foligno a 25 anni dalla sua scomparsa. Con l'arme gialloblù Formica conquistò la bellezza di otto quintane, aprendo la tradizione dei giostranti folignati che poi hanno regalato al rione del Sole altri 25 trionfi, 9 Paolo Margasini e 16 Luca Innocenzi.?
E' stata una serata da brividi, ricca di emozionanti ricordi e calorosi applausi. In una taverna addobbata con i magnifici palii vinti da Formica, disposti addirittura sul red carpet, circa 200 sestieranti si sono ritrovati per dare vita a una festa storica. Tra gli ospiti gli eredi di Marcello, Mauro e Marco; gli ex cavalieri giostranti Mario Margasini, il figlio Paolo e Angelo De Angelis; la famiglia di Vincenzo Petrucci, primo caposestiere che ingaggiò Formica, oltre a sestieranti veterani che ne hanno ricordato le gesta, le imprese, ma soprattutto la grande signorilità.
I ricordi. A fare gli onori di casa il caposestiere Attilio Lattanzi che nell'occasione ha ribadito ancora una volta quanto sia importante l'impegno sociale che svolgono i sestieri ad Ascoli e ovunque esistano Rievocazioni: "Pagine storiche come questa ne sono la conferma". Intensi e commoventi i racconti di Angelo De Angelis, classe 1940, per tre volte vincitore ad Ascoli, ma spesso secondo proprio dietro a Formica: "Un vero e proprio galantuomo. Eravamo avversari eppure mi incoraggiò fin dal mio esordio. In pista non ci risparmiavamo, ma poi ci rispettavamo e non lesinavamo i complimenti nei confronti di chi era stato il più forte. A lui mi legano ricordi che hanno segnato la mia vita quintanara".?Dello stesso spessore il commento di Mario Margasini così come quello di suo figlio Paolo che ha svelato di aver visto correre Formica ad Ascoli quando era solo un bambino e di aver iniziato allora a coltivare il sogno di diventare un cavaliere.
I figli Mauro e Marco. Proiettate le immagini di Teche Rai, ottenute senza passaggi burocratici attraverso la collaborazione del Nobile Rione Giotti (dopo autorizzazione Rai), sono stati Mauro e Marco a raccontare loro padre. Come hanno vissuto le sue vittorie, come lo hanno accompagnato alle giostre, ma anche alle gare automobilistiche, come hanno seguito le sue orme diventando entrambi maestri di sci, come lo hanno visto uscire dal coma dopo una caduta da cavallo e voler restare sempre letteralmente attaccato allo sport, una delle sue principali ragioni di vita. E proprio la sua passione per lo sport è stata raccontata in uno spaccato della serata in cui sono state proiettate alcune vecchie foto di Formica mentre indossava i panni di sciatore, podista, calciatore, pilota, tuffatore, nuotatore, escursionista, pattinatore, tennista e, ovviamente, cavaliere vincente nelle giostre di tutta Italia. Lunghi applausi hanno ricordato le figure dei sestieranti scomparsi, dallo stesso Formica passando per i consoli Emilio Nardinocchi e Patrizio Zunica. "Marcello Formica - ha concluso Attilio Lattanzi - è stato, è e sarà uno dei simboli della grande famiglia di Porta Solestà e di quella ancora più grande del mondo quintanaro. L'amore che a 25 anni dalla sua scomparsa accompagna ancora la sua meravigliosa figura ne è soltanto un'emozionante conferma".
Marcello Formica, chi era. Classe 1927, nato a Spello ma folignate da sempre, Marcello Formica è stato e resta uno dei simboli del mondo delle Quintane. Ma nel corso della sua vita si è dedicato a tantissimi altri sport. Appassionato di montagna, è stato escursionista, arrampicatore e maestro di sci. Da pilota di auto ha disputato gare di regolarità in tutta Italia, così come non si è fatto mancare il podismo. Grande tuffatore e ottimo nuotatore, ha pattinato agonisticamente, giocato a calcio e tennis e sciato sull'erba. Tornando alle giostre, ha collezionato 12 vittorie a Foligno, 8 ad Ascoli, 4 ad Arezzo, una a Narni e una a Monterubbiano, oltre a decine di gare secondarie. Ha appeso la lancia al chiodo nel 1980 dopo una brutta caduta. Marcello Formica se ne è andato il 7 luglio 1995, travolto da un Fiorino mentre mentre raggiungeva il mare da Foligno, a bordo del suo ciclomotore.

giuseppe.silvestri@gruppocorriere.it
Twitter: @GiusSil
Foto a cura di Giovanni Perfetti

Marcello Formica Il cavaliere Marcello Formica
Porta Solestà Un momento della serata
palii marcello formica I palii conquistati da Marcello Formica
Marcello Formica Alcuni dei protagonisti della serata

Giuseppe Silvestri, caporedattore web nell'ufficio di direzione. Ascolano, classe '67, ha iniziato a scrivere per i quotidiani a 17 anni. Al Gruppo Corriere dal 1995. Dopo esperienze in tutti i settor...